Pdl alla resa dei conti dopo la sconfitta a Codogno

Il segretario provinciale del Pdl Pedrazzini non ci sta a fare da capro espiatorio per la sconfitta di Dossena e rispedisce al mittente le accuse di Nancy Capezzera, sua collega di partito e in giunta provinciale, lanciando i suoi strali anche contro la Lega. La vittoria di Ceretti a Codogno è scoppiata come una bomba nel centrodestra lodigiano, che si è presentato frammentato alle elezioni comunali e ora si trova a doversi dividere la responsabilità di aver consegnato la città nelle mani del centrosinistra. Tra faide interne al Pdl e attacchi alla Lega che si è rifiutata di sostenere il sindaco uscente Emanuele Dossena, a quattro giorni dal risultato delle urne le polemiche non si placano e anzi l’intervento del segretario provinciale del Pdl alza ulteriormente i toni.

L’oggetto della discussione ha un nome e un cognome, è Emanuele Dossena, sindaco uscente di Codogno e uscito da questa tornata elettorale senza raggiungere il 18 per cento dei consensi. L’assessore Nancy Capezzera ha commentato a caldo puntando il dito contro le segreterie provinciali, quella del Pdl prima di tutto. Il segretario della Lega Guidesi ha risposto sostenendo che la spaccatura tra i due partiti sia stata inevitabile, dato che il Pdl si è rifiutato di fare un passo indietro sulla candidatura di Dossena, ritenuta dal Carroccio inaccettabile. E mentre Dossena, da parte sua, sostiene che a determinare la sua sconfitta non sia stato l’elettorato, arriva a gamba tesa Pedrazzini. «La candidatura di Dossena ha un padre a una madre - puntualizza rispondendo alla Capezzera -. È arrivata una precisa indicazione da uno dei coordinatori nazionali del Partito, rispettata dal Pdl provinciale, che ha dunque dato modo al sindaco uscente di ricandidarsi». D’altra parte, fa notare Pedrazzini, il sindaco uscente e l’assessore Capezzera fanno parte della stessa famiglia politica (gli ex An), «che ha indicato di proseguire con la candidatura di Emanuele Dossena. Nonostante tutto». Nonostante cioè le defezioni degli assessori della giunta di Codogno e il parere sfavorevole della Lega. Ma il segretario provinciale del Pdl ha accuse pesanti anche per gli alleati Lumbard: «Con Emanuele Dossena concordo quando sostiene che le aspettative del Carroccio, che si è presentato da solo in questa tornata in oltre 150 Comuni, fossero di ottenere un successo dirompente e di registrare una crescita smisurata dei consensi, per diventare addirittura il primo partito nel Paese. Del resto - prosegue Pedrazzini - la Lega ha fallito anche in Comuni lombardi in cui persino il suo leader Bossi si era speso direttamente, come è avvenuto a Gallarate».

«Nei prossimi giorni verrà attivato un tavolo di confronto tra gli alleati» conclude Pedrazzini. Chissà se il passare dei giorni farà sbollire le contese e aprirà la strada a un percorso comune.

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