Per gli amici era “il Rez”

(ore 14) Dopo la tragica morte di Marco Rezzani i sindacati hanno indetto per oggi uno sciopero di otto ore, sottolineando la necessità di tutelare la vita e la salute di tutti i lavoratori. Ieri alla Arvedi è rimasto ferito anche un magistrato arrivato per un sopralluogo. Il pm Fabio Saponara, che ha la titolarità del caso, si è infatti avvicinato al nastro trasportatore in cui ha perso la vita l’operaio e si è procurato un brutto taglio alla testa.

(ore 11) Alla Alusteel Marco Rezzani era per tutti “il Rez” e il diminutivo ieri è risuonato metallico nelle gole asciutte degli ex compagni di fabbrica, appena appresa la notizia. Quarantaquattro anni, nato a Pavia e residente a Cava Manara, il lavoratore aveva lasciato la Alusteel appena prima di Natale, allettato dal nuovo e più ambizioso incarico all’acciaieria Arvedi. Nella ditta di Somaglia, che non a caso ha un rapporto di commesse con Arvedi, Rezzani ricopriva il ruolo di programmatore, mentre nella nuova realtà lavorava come capoturno. «Rez è morto, è morto!», ripetevano ieri increduli gli operai che avevano condiviso con lui il lavoro e il lavoro che con la crisi c’era sempre meno, le battaglie e le conquiste sindacali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA