Polizia locale, concorso con polemica

Cento iscritti e quaranta partecipanti per un posto da ufficiale

Al via tra le polemiche il concorso per ufficiale della polizia locale: iscritti in 100, si presentano poco meno di 40, ma a tenere banco sono i dubbi del sindacato sulle modalità procedurali e l’opportunità amministrativa della scelta di assumere una altro ufficiale esperto. La qualifica già esiste in seno al comando di Casale ma è oggetto di «continue invasioni di campo da parte di altri dipendenti e di politici».

Ieri mattina si è tenuta la preselezione per il posto da ufficiale esperto di polizia locale, una figura che avrà pari grado con la comandante Laura Chiesa, anche se con un ruolo subordinato. La duplicazione della posizione, tuttavia, ha già creato più di una perplessità politica, e oggi le critiche arrivano anche su questioni tecniche. «Ci sono molti dubbi sulle modalità con cui è stato fatto il bando e mi riservo di verificare l’andamento del concorso anche con gli organi competenti - dice Mauro Tresoldi della Fp Cisl -. Non convince il motivo per cui è stato fatto il bando per una figura professionale che Casale ha già. Si crea un doppione, con le difficoltà che si possono facilmente immaginare dal punto di vista gestionale. Poi c’è da aggiungere che ci sono continue invasioni di campo rispetto ai compiti della comandante, sia da parte di dipendenti di altri uffici sia da parte dei politici».

E proprio ieri, in occasione del concorso, si sono avuti i primi problemi. La comandante Laura Chiesa si è presentata alla sede d’esame per i compiti di vigilanza, ma è stata allontanata dalla segreteria con la motivazione che la vigilanza non era prevista.

Interpretazioni diametralmente opposte, dunque, sull’opportunità o meno del controllo, sintomo di un disallineamento che rischia di essere pericoloso per l’amministrazione casalina. «Avevo chiesto un incontro per discutere del bando, ma dopo aver fissato una data in cui non potevo, nessuno si è più fatto vivo, mentre per una richiesta di accesso agli atti che ho presentato mi è stato risposto addirittura quale fosse l’interesse del sindacato in merito - conclude Tresoldi -. Un atteggiamento che ritengo offensivo nei confronti della Cisl». L’amministrazione in prima battuta respinge al mittente tutte le critiche. «Mi risulta che Tresoldi abbia partecipato a un incontro in comune la settimana scorsa, ma non abbia sollevato questioni - risponde il sindaco Flavio Parmesani -. Per quanto riguarda il concorso invece, invito tutti a tenere separati gli aspetti tecnici da quelli politici. Se ci sono questioni procedurali dubbie, si segnalino, anche se ho massima fiducia nell’operato degli uffici. Le valutazioni politiche, invece, le facciano i politici e non i sindacalisti, e gli elettori poi ci giudicheranno».

Andrea Bagatta

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