Porte bloccate, pendolari imprigionati

Il treno non apre le porte a Lodi e molti studenti pendolari in arrivo dalla Bassa sono costretti a proseguire fino a Milano per poi prendere un convoglio di ritorno verso la città lodigiana. Non senza la beffa dopo il danno: gli abbonamenti infatti coprono la tratta fino a Lodi, e quindi per muoversi da Milano è stato necessario fare il biglietto. Vittime ieri soprattutto giovanissimi studenti delle superiori, genitori infuriati con Trenord.

Il treno della disavventura è il 20408 in partenza alle 6,53 da Piacenza. Il convoglio ferma a Casale alle 7,06, alle 7,12 a Secugnago e alle 7,20 a Lodi, da dove prosegue poi in direzione Milano Rogoredo dove arriva alle 7,36. Ieri mattina, arrivato a Lodi, le porte del treno si sono aperte a intermittenza. Qualcuna sì, la maggior parte no. I ragazzi che erano vicini alle porte che si sono aperte hanno potuto scendere dal treno, per tutti gli altri invece è stato d’obbligo proseguire fino a Milano Rogoredo, dove sono scesi. Qui hanno cercato subito un treno che facesse ritorno a Lodi, facendo però l’amara scoperta: poiché gli abbonamenti coprono la tratta fino a Lodi, da Milano è stato necessario rifare il biglietto. I ragazzi hanno diligentemente pagato il biglietto prima di far rientro a Lodi con il primo treno disponibile, che li ha scaricati a Lodi alle 8,15 circa.

La giornata di ieri non è stata fortunata per le linee Milano-Piacenza e Milano-Codogno-Mantova, con diversi treni in ritardo tra i 15 e i 30 minuti, per fortuna nelle ore centrali della giornata, lontani dalle fasce pendolari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA