Presentata a Codogno la terza edizione dei “Giochi senza età”

ANZIANI L’iniziativa prevede eventi sportivi nel territorio dedicati agli ospiti delle rsa

Tornano i “Giochi senza età”: presentata venerdì 13 settembre presso la Fondazione Opere Pie di Codogno la terza edizione dell’iniziativa che apre le rsa alle comunità, portando tra le piazze e le vie la socialità gli anziani. Il progetto, coordinato dalla Fondazione Opere Pie di Codogno (Codogno, città Dementia Friendly) con l’associazione Amici della Casa di Riposo, coinvolge le rsa e i centri diurni Asp Basso Lodigiano, Assc Casale, rsa Trabattoni-Corazza Maleo, Fondazione Santa Chiara Lodi, Casa famiglia Maria e Giuseppe Castiglione (e da quest’anno anche l’associazione Lada di Lodi Vecchio e la Cooperativa Il Mosaico di Lodi), consiste nell’organizzazione di giornate di aggregazione, quasi tutte all’aperto, basate sullo sport, più precisamente sulle attività psicomotorie degli anziani. Dal tiro al bersaglio, al basket. Esperienze da condividere con tutti però, al di là dell’età.

Queste le date fissate: 17 settembre, ore 17.30, in sala consiliare a Castiglione (evento divulgativo “Invecchiamento, come orientarsi), 18 settembre a Maleo rsa Corazza 9.30 (evento sportivo), 21 settembre a Lodi in Corso Archinti dalle 10 (evento sportivo all’interno del circuito di eventi promosso dall’Ufficio di Piano di Lodi), 26 settembre a Castiglione in piazza Matteotti dalle 9.30 (evento sportivo), il 29 settembre a Codogno in piazza Cairoli dalle 9.30 (evento sportivo) l’1 ottobre a Lodi Vecchio al bocciodromo dalle 9.30 (evento sportivo) e l’11 ottobre in Comune a Lodi Vecchio (evento divulgativo). «Lo scopo del progetto è valorizzare le età e la scelta di organizzare gli eventi nelle piazze è finalizzata a far conoscere il sistema sociale e socio sanitario come luogo di cura privilegiato per la popolazione, uscendo dalle mura», spiega Stefano Boggi, responsabile direzione organizzativa socio sanitaria fondazione Opere Pie. «Le attività all’aperto intendono favorire anche l’inclusione delle persone affette da demenza, Alzheimer, disabili - sottolinea Patrizia Fardello, referente del progetto per Fondazione Opere Pie, affiancata dal dottor Andrea Lozzi, direttore sanitario Fondazione Opere Pie, che aggiunge: «Ad oggi l’approccio non farmacologico, della psicomotricità, della socialità, dell’inclusione, è l’unica terapia per il decadimento cognitivo».

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