
Cronaca / Basso Lodigiano
Venerdì 07 Novembre 2014
Pronto a sbarcare nuovo maxi polo della logistica
Un’importante azienda francese a caccia di terreno nella Bassa Lodigiana per impiantare un nuovo grande polo logistico: già presi contatti con alcune amministrazioni locali e già visionati anche dei terreni, in particolare a San Rocco, ma l’affare è ancora lontano dal concretizzarsi. La ditta sarebbe alla ricerca di un sito produttivo tra i 100 e i 200mila metri quadrati circa, e potenzialmente potrebbe dare occupazione a circa 500 lavoratori. La ditta francese in questione ha già un insediamento produttivo di piccola dimensione a Corteolona, nel Pavese, e sarebbe alla ricerca di terreni adatti per un grande nodo logistico nel Lodigiano, in particolare a sud di Lodi. Le caratteristiche ricercate sono tra i 100 e i 200mila metri quadrati (ma più vicini ai 200mila), con terreno libero da manufatti e a breve distanza dagli ingressi autostradali. Contatti sono stati avviati con la Camera di commercio di Lodi, che avrebbe favorito alcuni incontri nella Bassa Lodigiana. E degli incontri ci sono effettivamente stati da settembre in poi, in particolare a San Rocco al Porto, dove sarebbe stata individuata una grande area adeguata allo scopo. I terreni visionati sono però attualmente tutti a destinazione agricola, un primo intoppo di natura politica. Infatti la Provincia di Lodi, contattata in via preliminare, non sembrerebbe propensa a dare un assenso facile a un’iniziativa di ulteriore consumo di suolo a fini logistici, soprattutto alla luce delle grandi aree già industrializzate e dismesse anche nella Bassa Lodigiana, dall’area Akzo Nobel a Fombio all’area Lever a Casale per finire con l’ex Gulf tra Bertonico e Terranova. Proprio in virtù delle difficoltà di ordine urbanistico, il Comune di Casale si è fatto avanti per sondare la candidatura dell’area a scavalco tra la grande zona dismessa della Lever e i terreni nudi, ma già a destinazione industriale di Azeta, in totale oltre 220mila metri quadrati in continuità. La ditta francese avrebbe però rispedito al mittente la proposta, insistendo nel chiedere terreni liberi da manufatti e in prossimità dell’autostrada. In questo senso oltre all’area di San Rocco al Porto è stata visionata anche un’altra ampia area, pure essa oggi agricola, a Livraga. A oggi però decisioni non sono state prese, e anzi l’indagine di mercato si è raffreddata negli ultimi giorni, forse a fronte dell’indirizzo provinciale di utilizzare aree dismesse. Sul piatto però potrebbero esserci importanti ricadute occupazionali per il territorio, con la ditta interessata che avrebbe prospettato fino a 500 posti di lavoro. Nessuno parla molto apertamente dell’affare, forse per scaramanzia forse perché si è lontani dal concretizzarlo (e per qualcuno mai si concretizzerà). Di certo è ancora vivo nella Bassa il ricordo di promesse e ipotesi di grandi insediamenti che non sono mai andati in porto, dalle serre di Sorgenia al sogno del cavalier Chiapparoli di una nuova Mirandolina a Cascina Battaia per finire con le tante voci sul recupero produttivo dell’area ex Akzo Nobel. Ma questa partita almeno sembra ancora da giocare.
Un’importante azienda francese a caccia di terreno nella Bassa Lodigiana per impiantare un nuovo grande polo logistico: la ditta sarebbe alla ricerca di un sito produttivo tra i 100 e i 200mila metri quadrati circa, e potenzialmente potrebbe dare occupazione a circa 500 lavoratori
© RIPRODUZIONE RISERVATA