Provinciale 116, la telenovela è finita

Strada provinciale 116 conclusa. Ieri mattina anche il nuovo ponte è stato aperto al traffico. Dopo quasi un anno di stop, il fallimento della ditta bresciana Fimet e l’apertura di un fascicolo da parte della Procura della Repubblica, l’opera è stata terminata.

All’appello, lungo la Caselle-Santo Stefano, mancavano la realizzazione del ponte di collegamento fra la variante e la rotatoria di Santo Stefano, in sostituzione del vecchio ponticello, stretto, pericoloso, ora chiuso al traffico.

Si tratta di un cantiere costato circa 4 milioni di euro, finanziati da Regione Lombardia per circa 1 milione 700mila euro (finanziamenti del Por 2007-2013), per un tracciato di circa 2 chilometri. Il cantiere, avviato dall’ex giunta provinciale Foroni con l’ex assessore provinciale Nancy Capezzera, ha riguardato nel suo complesso la realizzazione di un collegamento diretto fra Santo Stefano e la frazione Mezzano Passone di Sopra, regolato da una rotatoria posta proprio in località Mezzano Passone, che si collega alla rotonda già presente sulla sp116 a Santo Stefano.

In questo modo è stato eliminato il tratto di strada che per 400 metri transita sull’argine del Po insieme alle due curve a gomito all’ingresso di Caselle. Il primo lotto ha aperto al traffico circa un anno fa: fra la frazione Isola e Caselle Landi le auto hanno preso a sfrecciare accorciando i tempi di percorrenza. Ma subito dopo il taglio del nastro da parte della Provincia di Lodi (alla presenza dell’allora commissario straordinario Cristiano Devecchi) sono cominciati i problemi: l’asfalto appena battezzato ha cominciato a rovinarsi nel giro di pochissimo tempo e la ditta bresciana Fimet ha dichiarato fallimento, lasciando il cantiere incompiuto per il 20 per cento.

Da qui l’intervento della Provincia di Lodi con il presidente Mauro Soldati che si è attivato per il completamento dei lavori incompiuti, fino all’affidamento delle ultime opere avvenuto lo scorso maggio.

Nel giro di due mesi, l’intervento è stato portato a compimento e ieri il nuovo ponte è stato aperto al traffico. Le risorse utilizzate per la copertura economica dei nuovi lavori assegnati per il completamento dell’infrastruttura, sono i residui del quadro economico originario, impegnati a Fimet, e per ovvi motivi mai liquidati alla ditta bresciana. La ditta Fimet, infatti, dichiarando il fallimento ad uno stato avanzamento lavori dell’80 per cento, è stata ovviamente liquidata solo per l’80 per cento dell’importo dell’opera. Il cantiere è dunque rimasto nel quadro economico di programma, senza nessun ulteriore aggravio di spesa per le casse provinciali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA