Raddoppio della ferrovia Codogno - Mantova: «Ci vorranno undici anni»

Gli enti locali cambiano il progetto di Rfi che prevedeva un nuovo tracciato a 20 metri da quello storico. Si farà invece un nuovo binario affiancato

Se qualche pendolare si aspettava un miglioramento a breve dei collegamenti Milano - Mantova via Codogno con i treni, deve smettere di sognare: ieri pomeriggio a Palazzo Lombardia il tavolo di confronto tra Regione Lombardia, Rfi, la Provincia di Cremona e i Comuni interessati dal raddoppio ferroviario della tratta Piadena-Cremona si è riunito a seguito del dibattito pubblico e ha cambiato i piani di Rfi. Dal confronto è infatti emersa la volontà di trovare un’alternativa alla soluzione progettuale inizialmente ipotizzata da Rete Ferroviaria Italiana che prevedeva la realizzazione del raddoppio ferroviario tra Piadena e Cremona con un nuovo tracciato a una distanza di circa 20 metri dall’esistente binario. In modo tale da non interferire con il cantiere con la circolazione sull’attuale binario unico, risalente nel suo percorso al 1874. Una ferita nel territorio, secondo tanti enti locali. Che chiedono invece un raddoppio convenzionale, con i due binari affiancati, ma mantenendo quello esistente. «Regione Lombardia – dichiara l’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi - ha registrato la posizione della Provincia e dei Comuni tutti favorevoli alla realizzazione della soluzione che prevede il minor impatto sul servizio ferroviario, a discapito della durata complessiva dei lavori, che secondo la stima di RFI si allunga a 11 anni. L’ipotesi confermata dai territori prevede la realizzazione del raddoppio in affiancamento alla linea esistente, tra Piadena e Cremona e tra Cavatigozzi e Acquanegra con mantenimento dell’esercizio ferroviario. Accogliamo questo volere dei Comuni, ma, in tutta onestà evidenziamo anche che i lavori con la linea in esercizio aumenteranno la possibilità di disagi e di disservizi». La circolazione dei treni, che gli enti locali vogliono mantenere, unita alla scelta dei binari affiancati comporterà diversi tempi morti nei cantieri. Che, comunque, potrebbero comportare rallentamenti, interruzioni o soppressioni di convogli. Da mesi tra l’altro la linea finisce a Bozzolo, e ritornerà a servire Mantova solo quando sarà finito questo primissimo lotto già avviato sarà completato, nel 2026.

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