
Ed ora rubano perfino i cartelli che segnalano la via Francigena. È successo ad Orio Litta dove la fine del 2011 è coincisa con la sparizione di due dei cartelli ufficiali della Provincia che indicano il percorso tanto amato dai pellegrini “romei”: l’ultimo giorno dell’anno è stato il sindaco di Orio Pierluigi Cappelletti a notare la mancanza dei cartelli posti all’imbocco della strada bianca per cascina Cantarana, nel punto dove i pellegrini lasciano la strada asfaltata che da Orio conduce a Senna Lodigiana ed iniziano a seguire il sentiero francigeno ufficiale. Una bravata? Un atto vandalico? Un vero e proprio furto? «Quanto è successo mi lascia perplesso - sottolineava ieri Cappelletti -. Non voglio pensare che sia un furto. Di certo, se quello che è accaduto è una sfida, come sindaco la raccolgo volentieri e sono pronto a far valere le ragioni del buon senso e del diritto».
Sicuramente nei prossimi giorni la questione sarà approfondita, anche in merito ad alcune indiscrezioni in circolazione che potrebbero collegare la sparizione dei cartelli al gesto di qualche agricoltore locale che nel recente passato aveva già manifestato allo stesso primo cittadino la volontà di togliere quei cartelli (che sono posti su una strada sì vicinale ma comunque di proprietà privata). Dal canto suo, Cappelletti non intende lasciare correre: «È perlomeno strano che i cartelli siano stati tolti solo oggi, dopo almeno dieci anni che su quella strada bianca transitano i pellegrini», rifletteva ieri il sindaco. Le cui parole sono confermate dai numeri dei passaggi dei pellegrini ad Orio Litta.
Numeri che sono di quelli importanti. Basti pensare che solo nel 2011 sono stati ospitati nella grangia benedettina ad Orio 267 pellegrini, arrivati in questa parte di Bassa nel periodo compreso tra il 1° maggio e il 30 settembre, dunque in soli 150 giorni circa. «Siamo ormai il paese dell’accoglienza dei pellegrini - ha confermato Cappelletti -. Lo siamo dal 1996 e da allora sono ben oltre 1.550 i “romei” passati da noi, gli stessi che hanno trovato anche segnali e cartellonistica idonea a facilitare il loro cammino, già di per sé difficile e faticoso in tante parti d’Italia. La via Francigena - ha proseguito il sindaco - è un “marchio” che la Regione Lombardia e la Provincia di Lodi in primis vogliono sostenere, anche in vista di Expo 2015. Assurdo e pretestuoso il gesto di far sparire dei cartelli che altra missione non hanno che segnalare questo percorso di forte valenza storica e culturale».
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