Salute, allarme nella Bassa

Il Pd interviene: «Con la riforma la Regione Lombardia ha perso un’altra opportunità»

«Basta sanità privata e tagli di nastri: vogliamo la sanità pubblica al servizio dei cittadini». A chiederlo a gran voce il Pd della sezione Codogno-Fombio, che sabato mattina ha tenuto un’assemblea pubblica sul tema della carenza dei medici di famiglia nella Bassa.

«Il mercato della salute privato sta pian piano cancellando l’eccellenza che nel tempo si era costruita nella sanità pubblica - hanno spiegato gli esponenti Pd, guidati da Maria Cristina Baggi -. Ma non è così dappertutto: in altre regioni la sanità privata affianca, dove necessario, quella pubblica. In Lombardia, invece, non è così. In questi ultimi anni stiamo assistendo al proliferare di iniziative private che vanno rispettate perché i loro obiettivi sono prevalentemente finanziari ed erogano prestazioni che la mala gestione della sanità pubblica lombarda non è più in grado di garantire».

Ciò a cui gli esponenti del Pd locale vogliono dire basta è il «ricatto sulla salute: paghi o aspetti. La modifica della riforma sanitaria lombarda è stata l’ultima occasione persa per cambiare radicalmente la gestione della salute nella nostra regione. Il territorio lodigiano attraverso molte iniziative pubbliche, petizioni, raccolte di firme, stesura di documenti ha sollecitato la Giunta regionale a mettere in campo importanti interventi sul territorio, partendo dagli ospedali, ma tutto è rimasto inascoltato. Ci ha lasciato molto perplessi la mancata attenzione da parte di esponenti lodigiani che occupano seggi in Consiglio e nella Giunta lombarda: questo è forse lo scandalo più grosso per chi li ha eletti e che è stato tradito dalle loro promesse».

L’articolo completo di Veronica Scarioni sul «Cittadino» in edicola oggi 20 giugno 2022

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