Il corpo sorretto dalla cintura di sicurezza, penzoloni nel vuoto sotto la portiera della macchina. Tommaso Zoppi, 23 anni di Guardamiglio, è stato trovato così dai soccorritori arrivati sul luogo dell’incidente in cui ha perso la vita. La tragedia si è compiuta alle 18 sulla statale numero 9, appena superato l’Auchan all’altezza del parco San Sisto. Alla guida della sua Renault Clio il ragazzo si stava dirigendo a Piacenza e prima di entrare in curva la vettura ha iniziato a sbandare e qualche metro più avanti si è scontrata con una Mercedes berlina che arrivava dalla direzione opposta. L’impatto è stato tremendo e Tommaso è morto sul colpo. Il medico del 118 in arrivo da Casalpusterlengo e l’equipaggio della Croce rossa di Codogno accorsi a sirene spiegate, hanno tentato l’impossibile provando a rianimare il giovane, ma non hanno potuto far niente per salvarlo. La donna al volante dell’altra macchina, C.A. di 72 anni residente a Cremona, è invece rimasta praticamente illesa. Quale traiettoria abbiano seguito esattamente i due veicoli prima e dopo il contatto è ancora da chiarire, gli ondeggiamenti della Clio indicano che il giovane di Guardamiglio ha perso ad un certo punto il controllo del mezzo. È un fatto che il contatto è avvenuto al centro della carreggiata, sulla doppia striscia, ma non è escluso che anche la berlina abbia a sua volta sbandato arpionando l’auto di Tommaso. Come sono andate realmente le cose saranno le indagini dei carabinieri della stazione di Guardamiglio e del Nucleo operativo della compagnia di Codogno, a dirlo. I militari hanno contrassegnato punto per punto ogni indizio rinvenibile sull’asfalto, una miriade di “graffi” cerchiati a gessetto nel mare di vetrini e ghiaia sparsi dappertutto. La Mercedes ferma di traverso nella corsia opposta, con il muso schiacciato dal lato sinistro. E la Clio, irriconoscibile, alle sue spalle: ridotta a una poltiglia di lamiera e letteralmente divelta, come se una scure fosse passata a tranciarla di netto. Per estrarre Tommaso è bastato slacciare la cintura di sicurezza, i soccorritori hanno appoggiato il suo corpo a terra e sono rimasti chini su di lui nel tentativo disperato di rianimarlo. Illuminati dalle torri faro dei pompieri di Casalpusterlengo nel frattempo giunti sul posto, sotto gli occhi increduli delle decine di persone che hanno arrestato la macchina e sono scese a guardare da dietro il guardrail. Intorno decine di fiaccole per dirottare il traffico fuori dal punto dello schianto, e i movimenti silenziosi delle forze dell’ordine intente a esaminare i resti e raccogliere testimonianze. Un paio di automobilisti hanno assistito alla scena e il loro resoconto servirà a ricostruire l’accaduto. Per quel che importa.
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