SAN ROCCO Dopo lo spaventoso frontale alla curva della morte si torna a parlare di autovelox

Il sindaco Delfini: «Spesso chi affronta la doppia curva va forte e rischia di uscire di strada. Chiederemo un rilevatore al prefetto»

«Il problema è la velocità con cui si affronta la doppia curva, per cui chiederemo alla prefettura di mettere un autovelox automatico». A poche ore dallo spaventoso frontale di mercoledì notte sulla via Emilia, alla famigerata curva della morte a San Rocco al Porto, il sindaco Matteo Delfini avanza di nuovo la richiesta di autovelox. L’opportunità d’installare un rilevatore di velocità, infatti, è già stata presa in considerazione ma mai realizzata. E la ragione semplice: «Ne avevamo parlato con il prefetto precedente, ma il problema è la gestione amministrativa dell’apparecchio - spiega Delfini -. Allora non avevano la polizia locale per cui ci era impossibile, adesso che c’è si può riconsiderare».

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Sono cinque le persone ferite nell’incidente di mercoledì. Tutte donne. E la più giovane, una 20enne di nazionalità romena residente a Guardamiglio, è stata trasportata in elisoccorso all’ospedale San Matteo di Pavia. La ragazza sarebbe fuori pericolo, così come non sarebbero gravi le altre quattro donne coinvolte. Ma basta osservare le autovetture distrutte, per capire che l’incidente avrebbe potuto avere un esito ben più grave. «La ragazza è stata miracolata» si lascia andare un testimone. E proprio alla luce della tragedia sfiorata, s’impone una riflessione per evitare che riaccada. Lungo il tratto della via Emilia incriminato sono state posizionate delle bande sonore, che facendo attrito sugli pneumatici avvertono chi è alla guida della pericolosità della curva. E di rallentare Dunque cosa non funziona? «Se entri in curva a 90/100 all’ora, non tieni la macchina e vai fuori strada - prosegue Delfini -. Non so cosa sia successo nel caso specifico, ma in generale quando non rispetti le norme metti a rischio te stesso e gli altri. Considerando il volume del traffico di macchine che transitano ogni giorno, dovrebbero esserci continuamente incidenti. Il punto è proprio il rispetto del limite di velocità». E visto l’andazzo, l’unica è fare controlli con l’autovelox e sanzionare i trasgressori. L’opzione “multa” come ultima spiaggia per evitare che altri perdano la vita.

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