In quel “feet selfie” improvvisato dal palco c’è tutta la Simona Atzori che ieri pomeriggio si è presentata al teatro comunale di Casale, per raccontare la sua storia ai giovani studenti premiati dalla Banca Centropadana con le borse di studio. Una favola (come la stessa ballerina e pittrice l’ha definita), quella di chi è nato senza arti superiori ma che del suo handicap ha fatto un elemento di unicità. In campo artistico e nella quotidianità. Così, stringendo fra i piedi lo smartpohne per farsi un selfie con la platea, a cui ha chiesto espressamente di alzare le braccia, Simona ha terminato la sua chiacchierata con la stessa spontaneità con cui l’aveva iniziata. Scalza, accovacciata sul tavolo posizionato sotto i riflettori, per sfogliare con le dita dei piedi i suoi due libri titolati “Cosa ti manca per essere felice?” e “Dopo di te” e sempre con il sorriso di chi è in pace con se stesso e con il mondo, perché forte di una certezza: l’importante è esserci. E’ il dono straordinario della vita. Di esistere mentre prima non si esisteva.
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