Cronaca / Basso Lodigiano
Mercoledì 18 Dicembre 2013
Sorgenia ristruttura il debito
L’esposizione del gruppo di De Benedetti verso
il mondo delle banche è di 1 miliardo e 700milioni:
oggi l’incontro a Milano con gli istituti di credito
Il gruppo Sorgenia chiude i primi nove mesi con il segno meno e si prepara a chiedere alle banche una ristrutturazione del debito. Lo farà oggi (secondo l’agenzia Radiocor) quando i vertici del gruppo energetico che nel Lodigiano controlla la centrale di Turano-Bertonico incontreranno a Milano un pool di banche. Tra queste anche il Banco Popolare. Advisor dell’operazione la società Lazard. All’orizzonte sono previste dismissioni di asset.
Ammonta a 1 miliardo 757 milioni di euro il debito che il gruppo energetico ha contratto con una ventina di istituti di credito italiani e stranieri. Tra gli altri, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mediobanca, Ubi Banca e Banca Etruria. Tra gli istituti che hanno prestato soldi a Sorgenia c’è anche il Banco Popolare, che controlla la Popolare di Lodi. L’operazione - secondo quanto ricostruito ieri - è stata però perfezionata da un’altra banca controllata dal Banco, la Popolare di Novara. L’impatto economico non è molto rilevante: si tratterebbe di poche decine di milioni di euro, una cifra che addirittura potrebbe fermarsi a 20 milioni. Per il Banco, dunque, la posizione di Sorgenia non desta particolare preoccupazione. Il gruppo di Pierfrancesco Saviotti dovrà comunque sedersi al tavolo e trattare la rinegoziazione del debito: è probabile che il gruppo collegato alla famiglia De Benedetti otterrà dalle banche la ristrutturazione della propria posizione, certo con maggior facilità rispetto a un piccolo imprenditore.
L’operazione di rinegoziazione arriva in una fase non facile per Sorgenia. I conti dei primi nove mesi dell’anno sono in rosso: il gruppo controllato da Cir (De Benedetti) e dalla austriaca Verbund ha registrato ricavi per 1,7 miliardi (-1,4 per cento) e una perdita netta di 434 milioni, frutto prevalentemente di svalutazioni di partecipazioni internazionali. La gestione ordinaria dei primi nove mesi del 2013 però è positiva e il gruppo sulla trimestrale di settembre segnala «il miglioramento dell’attività commerciale».
La notizia della rinegoziazione del debito arriva a pochi giorni dalla denuncia del Movimento 5 Stelle. Il gruppo di Grillo aveva segnalato come un senatore di Scelta Civica (in realtà uscito dal movimento) avesse presentato un emendamento alla Legge di stabilità per sgravare Sorgenia dal pagamento degli oneri di urbanizzazione che, per il solo Comune di Turano, valevano 22 milioni di euro. Il sindaco di Turano, Umberto Ciampietti, (Pd), aveva immediatamente parlato di «scivolone della maggioranza».
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