Tutta la comunità di Santo Stefano in preghiera per il piccolo Roberto: «Ritorna presto»

Il bambino di 4 anni colto da malore è da tre giorni in terapia intensiva a Pavia

La comunità di Santo Stefano prega per Roberto, il piccolo di 4 anni che da tre giorni è ricoverato in terapia intensiva al San Matteo di Pavia, sottoposto ad esami e accertamenti. C’è il disegno di una margherita dai petali arcobaleno che il bambino aveva colorato e donato al parroco don Nunzio Rosi, il giorno in cui era passato a benedire casa due settimane fa.

E quel fiore coloratissimo è diventato un simbolo di speranza: “Una preghiera per il piccolo Roberto, perché possa tornare presto ed in piena salute tra noi” ha scritto ieri mattina il parroco postando il disegno sul suo “stato” WhatsApp, confidando che il piccolo possa essere presto dimesso. Lunedì il sacerdote era a Corno Giovine per una riunione parrocchiale quando gli hanno telefonato per comunicargli l’accaduto. Don Nunzio non ha perso tempo ed è tornato subito in paese. «Ieri (lunedì, ndr), quando mi hanno chiamato, ho incontrato il papà di Roberto, mentre la mamma era già sull’ambulanza con il loro figlio – dice il parroco -. Domenica avevano partecipato a un battesimo, il papà ha fatto da padrino ad amici di famiglia ed era tutto a posto, stavano tutti bene. Roberto non aveva mai avuto niente prima». Poi lunedì, all’improvviso, il bimbo si è sentito male. «La notizia è corsa subito sulla bocca di tutti a Santo Stefano, suscitando una grande solidarietà per questa vicenda di cui purtroppo si sa ancora poco o nulla – spiegava ieri il parroco -. Lunedì è stato soccorso e salvato dai sanitari del 118 che l’hanno intubato, poi si è scatenato il diluvio universale, abbiamo aperto sia il campo da calcio dell’oratorio che quello comunale per consentire all’elisoccorso di atterrare (e all’ambulanza con a bordo il piccolo di raggiungerlo, ndr). Il medico era in contatto con il pilota, ma l’atterraggio purtroppo non è stato possibile».

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Il paese tutto è rimasto con il fiato sospeso, nella speranza che vi riuscisse. Ma il nubifragio che nel tardo pomeriggio si è abbattuto sul Lodigiano e nella Bassa in particolare, non ha consentito l’atterraggio. Intanto correndo in auto sotto la pioggia a dirotto, è giunta a Santo Stefano anche Stefania, la maestra d’asilo di Roberto, che abita a Cavacurta ma non ha esitato a mettersi in macchina per raggiungere i genitori e il piccolo. Quando si dice i “legami”. E allo stesso modo un anno fa, al suo ingresso da parroco, Elisa e Stefano, mamma e papà di Roberto e di un altro bimbo di due anni e mezzo, erano andati a incontrarlo: «Mi hanno detto: “Si ricorda di noi?” – racconta don Nunzio -. Avevano fatto il corso per fidanzati con me a Casale e poi si erano sposati. Dopo un attimo li ho ricordati, sono una bella coppia, molto legati». Lunedì sera il parroco ha voluto dedicare la recita del rosario a Roberto. «C’è una grande unità di preghiera, carica di tenerezza e di affetto per il bambino e per la sua famiglia, che è conosciuta qui in paese – conclude don Nunzio -. Speriamo in bene».

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