Cronaca / Basso Lodigiano
Domenica 26 Luglio 2020
Un nuovo disegno d’artista, ora spunta Mr Kill che fugge
Codogno, sul muro in via Diaz vicino all’infermiera super eroe
Un “guizzo”, una “macchia bianca e nera” che mentre la guardi ti porta via, e con la mente sei già “lontano”. Se l’infermiera che ci viene a salvare è la Wonder Woman dalle spalle quadrate e lo sguardo “dritto” realizzata dall’artista Alessio B sull’ex stazione di servizio in via Diaz a Codogno, la risposta di Mr. Kill è correre. “Scappare”. Dopo l’omaggio a medici e infermieri della prima linea nella battaglia al Covid-19 lasciato dallo street artist padovano in città la notte tra il 14 e il 15 luglio, ieri mattina sulla parete è comparso un nuovo “ospite”: il sabotatore smilzo, il testimone attonito altrimenti detto “l’anticonvenzionale”, nato dalla biro dell’illustratore codognese Steve Magnani. Già autore di e-book, lavori teatrali e contribuiti radio, dal 21 febbraio al 4 maggio l’artista ha tenuto un diario dalla prima zona rossa con protagonista quello che non esita a definire «il mio alter ego». E ora, con una deviazione dai canoni della sua produzione classica, ha spedito Mr. Kill a dire la sua anche fuori del mondo virtuale. Per strada, tra la gente. Piazzandolo lì, sul muro giallo del distributore abbandonato proprio a fianco dell’eroina dei fumetti. Accostamento quanto mai bizzarro, gioco di specchi distorto che induce a riflettere. Sorridere. Dipende da come lo si guarda naturalmente, ma è indubbio il contrasto tra la Wonder Woman in camice azzurro con lo stetoscopio al collo e quella scattante di Mr Kill. La prima ferma. Perentoria. L’altro in movimento. Tremendamente ironico. «È un dialogo tra artisti – si racconta Steve Magnani superata l’iniziale ritrosia -. Il sindaco e la popolazione sono stati molto compiaciuti dall’opera di Alessio B e ho pensato di completarla con la mia visione, di un artista del posto. Ho apprezzato il suo gesto e spero che lui apprezzi il mio. Non sono uno street artist, ma ho voluto cimentarmi in questa cosa per sottolineare la presenza di un’artista locale. Mi è sembrato doveroso». Che poi, a differenza di quanto la maggioranza possa aver pensato, l’infermiera Wonder Woman e ugualmente Mr. Kill non sono affatto graffiti. Si tratta di manifesti dell’immagine, riprodotta e incollata. Particolare che non toglie nulla al valore della performance, come la chiama Magnani ricoprendola di un valore civile. «Mr. Kill è un po’ la Pantera Rosa che scappa dall’ispettore Clouseau, e la sua fuga animata da un’ingenuità di fondo presente in tutte le persone con cui sono venuto in contatto durante la pandemia. La gente aveva paura: della televisione, del virus, di qualcosa che nessuno sapeva. Mr. Kill è il testimone dinoccolato, un po’ sbalordito e disorientato da tutto quello che succede nel mondo e più che mai ora».
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