Un nuovo disegno d’artista, ora spunta Mr Kill che fugge

Codogno, sul muro in via Diaz vicino all’infermiera super eroe

Un “guizzo”, una “macchia bianca e nera” che mentre la guardi ti porta via, e con la mente sei già “lontano”. Se l’infermiera che ci viene a salvare è la Wonder Woman dalle spalle quadrate e lo sguardo “dritto” realizzata dall’artista Alessio B sull’ex stazione di servizio in via Diaz a Codogno, la risposta di Mr. Kill è correre. “Scappare”. Dopo l’omaggio a medici e infermieri della prima linea nella battaglia al Covid-19 lasciato dallo street artist padovano in città la notte tra il 14 e il 15 luglio, ieri mattina sulla parete è comparso un nuovo “ospite”: il sabotatore smilzo, il testimone attonito altrimenti detto “l’anticonvenzionale”, nato dalla biro dell’illustratore codognese Steve Magnani. Già autore di e-book, lavori teatrali e contribuiti radio, dal 21 febbraio al 4 maggio l’artista ha tenuto un diario dalla prima zona rossa con protagonista quello che non esita a definire «il mio alter ego». E ora, con una deviazione dai canoni della sua produzione classica, ha spedito Mr. Kill a dire la sua anche fuori del mondo virtuale. Per strada, tra la gente. Piazzandolo lì, sul muro giallo del distributore abbandonato proprio a fianco dell’eroina dei fumetti. Accostamento quanto mai bizzarro, gioco di specchi distorto che induce a riflettere. Sorridere. Dipende da come lo si guarda naturalmente, ma è indubbio il contrasto tra la Wonder Woman in camice azzurro con lo stetoscopio al collo e quella scattante di Mr Kill. La prima ferma. Perentoria. L’altro in movimento. Tremendamente ironico. «È un dialogo tra artisti – si racconta Steve Magnani superata l’iniziale ritrosia -. Il sindaco e la popolazione sono stati molto compiaciuti dall’opera di Alessio B e ho pensato di completarla con la mia visione, di un artista del posto. Ho apprezzato il suo gesto e spero che lui apprezzi il mio. Non sono uno street artist, ma ho voluto cimentarmi in questa cosa per sottolineare la presenza di un’artista locale. Mi è sembrato doveroso». Che poi, a differenza di quanto la maggioranza possa aver pensato, l’infermiera Wonder Woman e ugualmente Mr. Kill non sono affatto graffiti. Si tratta di manifesti dell’immagine, riprodotta e incollata. Particolare che non toglie nulla al valore della performance, come la chiama Magnani ricoprendola di un valore civile. «Mr. Kill è un po’ la Pantera Rosa che scappa dall’ispettore Clouseau, e la sua fuga animata da un’ingenuità di fondo presente in tutte le persone con cui sono venuto in contatto durante la pandemia. La gente aveva paura: della televisione, del virus, di qualcosa che nessuno sapeva. Mr. Kill è il testimone dinoccolato, un po’ sbalordito e disorientato da tutto quello che succede nel mondo e più che mai ora».

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