Cronaca / Basso Lodigiano
Domenica 29 Novembre 2020
Un teatro “aperto” per Codogno
Decolla l’idea dell’attore e regista Paolo Ruffini, spazi dedicati anche nel quartiere fieristico
Uno spazio pubblico come il parco e la stazione dei treni, un servizio per tutti, giovani, meno giovani, abili e diversamente abili: nasce il Teatro Stabile di Codogno, un contenitore di sogni e percorsi professionali e di vita che prenderà forma al quartiere fieristico di viale Medaglie d’Oro nell’ambito del progetto AgriFiera, un centro aggregativo e di formazione affidato alla direzione artistica dell’attore, conduttore televisivo e regista Paolo Ruffini. Ecco spiegata la sua visita mezza in sordina quest’estate in città e il sopralluogo con il sindaco Francesco Passerini alla sala Vezzulli, proprio dove aprirà il teatro e sarà fondata un’accademia per la creazione di corsi e workshop di recitazione, comicità e stand up comedy, ma anche musical, arti figurative, digital, doppiaggio e musica. Sì, anche musica, arruolando tutti gli amanti del canto e quanti suonano uno strumento o vogliono imparare a farlo, mettendoli a suonare e cantare insieme in una big band senza limiti di partecipazione sulla scia di Rockin 1000 (il super-gruppo formato da musicisti di tutto il mondo lanciato nel 2015 da un giovane emiliano per convincere i Foo Fighters a tenere un concerto a Cesena). Ed è solo uno dei possibili approdi dello “Stabile” e dell’Accademia, dove grazie a Ruffini arriveranno a Codogno attori, registi, comici e musicisti di livello nazionale oltre a chi si occupa del lavoro “dietro le quinte” per creare un bacino di professionalità nei differenti ambiti dello spettacolo, da quelli artistici e quelli più prettamente tecnici, e con l’ambizione di diventare un punto di riferimento su tutto il Nord d’Italia per direttori di casting, produzioni teatrali, musical e televisive.
«Sono decenni che non c’è più un teatro a Codogno e la nostra città ama profondamente il teatro, la musica, le arti – spiega il sindaco Francesco Passerini -. A fine Ottocento a Codogno si teneva l’anteprima dell’ Aida di Verdi e negli anni ’80 si facevano due pullman di abbonati alla Scala di Milano. Si è creata quest’unione tra l’associazione Vera di Paolo Ruffini e l’amministrazione comunale sull’idea di far nascere un progetto rivolto soprattutto ai giovani ma che coinvolge tutti, quindi anche gli adulti e i disabili attraverso la collaborazione con la cooperativa Amicizia dove per altro si è tenuta la data zero di Up&Down, lo spettacolo di Paolo che è stato in giro in tutta Italia». Le attività dell’Accademia si terranno nel Teatro ricavato in sala Vezzulli e nelle quattro aule realizzate con la riqualificazione dei padiglioni fiera e dotate della più avanzata tecnologia. Ma i corsi si potranno seguire anche da casa via streaming. La multimedialità del resto è uno degli aspetti centrali del “palinsesto” di uno spazio teatrale pensato in chiave inclusiva. «L’obiettivo è la valorizzazione non solo della città di Codogno, ma voglio pensare di un territorio tutto. Martedì porteremo il progetto in giunta e contiamo di concludere le opere per il 2022 o addirittura per la fine del 2021». Poi, su il sipario.n
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