Vertice in prefettura sull’emergenza rave party. Per domani mattina il prefetto Antonio Corona ha convocato infatti a Lodi il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per cercare di mettere un freno a questa “invasione”. Ci saranno tutte le forze dell’ordine e i sindaci dei comuni interessati, mentre dalla questura arriva l’appello affinché «l’invito sia esteso il più possibile anche alle autorità locali per condividere una strategia valida per affrontare questo fenomeno».
Nel giro di una settimana ci sono stati infatti nella provincia di Lodi ben due maxi raduni abusivi, uno a Lodi nella zona dell’ex Robur e uno a Caselle Landi sulle rive del Po, in località Gerrone.
Quest’ultimo evento ha avuto anche un “seguito” con la denuncia da parte dei carabinieri della compagnia di Codogno di un 24enne marocchino per “tentato furto”.
La notte stessa del raduno infatti lo straniero ha spaccato le persiane e il vetro del bar “La Frasca” a Bruzzelle, frazione di Caselle Landi non distante dal luogo del rave, e poi è penetrato nel cortile di un’abitazione vicina con il probabile intento di rubare, ma è stato scoperto dai residenti e in seguito acciuffato dalle forze dell’ordine.
Il 24enne, che nel rompere il vetro si è anche ferito a una mano, è stato così identificato e denunciato a piede libero dai carabinieri di Codogno per “tentato furto”.
A parte questo episodio il raduno dei ravers al laghetto “Il Pozzuolo” si è concluso senza incidenti e, cosa anomala per questi raduni, i partecipanti hanno ripulito tutto senza lasciare niente in giro.
Del resto già durante la festa avevano legato dei sacchi dell’immondizia agli alberi proprio per raccogliere i rifiuti e non buttarli dappertutto. Un’organizzazione atipica rispetto a quella tradizionale, dove i partecipanti non badano affatto a non danneggiare o sporcare il posto scelto per il rave.
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