A Vidardo vogliono ancora fare il maxi inceneritore: i comitati torneranno in piazza

LA PROTESTA Itelyum intanto ha fatto ricorso al Tar contro il “no” della Provincia di Lodi

Il Comitato Ambiente Vidardo e il Coordinamento provinciale No Inceneritore tornano sulle barricate, o meglio in piazza: dopo la tregua seguita alla sospensione del procedimento autorizzativo Ecowatt a fine febbraio da parte della Provincia di Lodi, il successivo ricorso al Tar della società Itelyum, la stessa ditta della raffineria di oli esausti ex Viscolube di Pieve Fissiraga, torna a far mobilitare i contrari al progetto di potenziamento dell’impianto di Vidardo. Il progetto prevede l’ingrandimento dell’attuale impianto portandolo da 34mila a 154mila tonnellate annue di rifiuti da bruciare ogni anno. Banchetti e stand saranno allestiti il 24 maggio prossimo alla Festa dei Popoli a Lodi con Legambiente, poi domenica 25 maggio al mercato settimanale di Sant’Angelo, quindi il 13 giugno al Castello Morando Bolognini di Sant’Angelo e il 28 giugno alla Notte Bianca di Lodi Vecchio. «Nell’economia circolare non si distrugge la materia. La produzione di calore di un inceneritore non può essere considerata economia circolare», dice Sara Asti, presidente del Comitato Ambiente Vidardo.

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