Cronaca / Centro Lodigiano
Giovedì 05 Settembre 2024
Abbattuti 5.500 maiali negli allevamenti in cui si era presentato il virus della Peste suina
Le misure sanitarie sono state prese a Vigarolo di Borghetto, a Marudo e a Sant’Angelo
Sono stati effettuati gli abbattimenti dei suini negli allevamenti del Lodigiano in cui la settimana scorsa sono stati riscontrati i focolai di peste suina africana, a Vigarolo di Borghetto, a Marudo e a Sant’Angelo. Le operazioni condotte sotto la supervisione di Ats sono ormai in fase conclusiva. Complessivamente sono stati abbattuti oltre 5mila 500 suini. Nell’allevamento di Vigarolo erano stallati 3mila 400 capi da riproduzione, in quello di Marudo c’erano 1.500 animali da ingrasso, a Sant’Angelo altri 700 capi. Le attività di depopolamento erano iniziate dopo l’ordinanza di Ats di venerdì scorso, con cui venivano comunicati i focolai accertati e istituite le nuove zone di protezione e sorveglianza.
Ma se le tre aziende agricole coinvolte hanno subito un danno diretto, che sarà rimborsato, la preoccupazione oggi si sposta sugli altri allevamenti di quei territori in zona di protezione, in un raggio di 3 chilometri dai focolai, e in zona di sorveglianza, in un raggio di 10 chilometri. Con il divieto totale di movimentazione degli animali, le scrofaie stanno letteralmente esplodendo con gli animali ormai ammassati in spazi pensati e gestiti per diverse centinaia se non migliaia di capi in meno rispetto a quelli oggi presenti, che non possono essere venduti né inviati a macelli. Le associazioni agricole continuano a insistere, praticamente ogni giorno, su nuove disposizioni di ristoro del danno subito dagli allevamenti, ma a oggi non sono arrivate nuove notizie, e la politica romana sembra impegnata in ben altri affari. Ma a rischiare ormai è l’intera filiera suinicola italiana, e con essa una parte consistente di Pil.
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