Allarme cinghiali a San Colombano

Troppi cinghiali in collina, l’Ambito territoriale della caccia, Atc 3 di San Colombano e la Provincia di Milano organizzano un corso per diventare selecontrollori di ungulati, cioè per ottenere un apposito patentino per l’abbattimento controllato e autorizzato di ungulati. Secondo le stime condivise dei cacciatori dell’Ambito di San Colombano, i cinghiali oggi in collina sono tra i 40 e i 50. Solo un anno fa erano non più di una dozzina. A questo ritmo di crescita, nel giro di due o tre anni potrebbero esserci 200 cinghiali, un numero spropositato per il piccolo territorio collinare tra San Colombano, Miradolo e Graffignana. A favorire l’ambientamento sono le condizioni del terreno, con molte zone umide e diverse aree a bosco o a incolto. Nell’ultimo anno sono state avvistate diverse cucciolate, e se i primi cinghiali potevano essere considerati di passaggio, la presenza dei piccoli dovrebbe rendere stanziali le bestie. Per tutti questi motivi, l’Ambito territoriale della caccia di San Colombano e la Provincia di Milano organizzeranno per aprile il primo corso di selecontrollore per ungulati, aperto a cacciatori anche degli altri ambiti lodigiano e pavese. Una volta ottenuto il patentino per lo sparo di contenimento, non sarà aperta una caccia indiscriminata perché comunque i selecontrollori possono operare solo su mandato della Provincia e con un piano di contenimento autorizzato. I dettagli possono essere richiesti all’ambito stesso, che punta ad avere una trentina di iscritti. «A oggi non c’è ancora alcun piano di contenimento, ma se la popolazione di cinghiali diventa troppo numerosa, un problema c’è e va gestito - dice Pier Borella, presidente dell’Atc di San Colombano -. Come Ambito di caccia siamo impegnati in diversi progetti per realizzare una caccia sostenibile e modificare l’immagine del cacciatore, dalla riqualificazione ambientale degli incolti alla pulizia della campagna alle guardie venatorie volontarie. È una strada che seguiamo in tanti modi diversi». In quest’ambito venerdì scorso si è tenuto l’ultimo incontro del corso organizzato dall’Atc su alcuni aspetti tecnici della caccia, ma anche sulla normativa, a cui hanno partecipato un centinaio di cacciatori. Un ulteriore incontro si terrà sui temi del primo soccorso. «Questo corso è l’ennesima dimostrazione dei cambiamenti epocali che stanno avvenendo in collina rispetto alla figura del cacciatore - dice l’assessore all’ambiente Davide Panzetti -. Come amministrazione comunale abbiamo avviato tanti progetti con l’Atc, trovando grande disponibilità a interpretare un ruolo a 360 gradi a favore dell’ambiente. Per quanto riguarda i cinghiali, siamo molto attenti perché ci sono segnali che possano diventare un problema. Con il corso da selecontrollori, San Colombano si porta avanti, per essere pronti in caso di necessità. Un’eccessiva presenza di cinghiali potrebbe comportare problemi all’agricoltura e in generale per la sicurezza in collina».

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