Altra razzia di rame al cimitero

Scoperchiate quattro cappelle private durante la notte

Razzia di rame al cimitero di San Colombano: entrano con un camion da un cancello secondario e scoperchiano quattro cappelle private. Danni per migliaia di euro. Il furto è avvenuto la notte tra venerdì e sabato ed è stato scoperto sabato mattina dagli addetti al camposanto.

I ladri hanno agito probabilmente a notte fonda. Davanti il cancello principale del camposanto, che rimane in zona piuttosto isolata e lontana dalle abitazioni, tra San Colombano e Campagna, hanno imboccato la stradina chiusa a sinistra. Qui si trova un secondo cancello carrabile inutilizzato, che non è bloccato, ma solo accostato e chiuso con un catenaccio.

I ladri hanno rotto con una trancia un anello, poi rinvenuto a terra, e sono entrati nel cimitero con un camion. A terra sabato mattina erano ben visibili i segni dei pneumatici. L’accesso che si sono scelti i ladri porta a un corridoio protetto da due file di cappelle. Hanno spostato il mezzo più avanti per nasconderlo a un’eventuale pattuglia di passaggio, poi hanno iniziato a lavorare.

Alla fine le strutture scoperchiate sono state quattro, due cappelle proprio vicine al cancello utilizzato per entrare e di vecchia edificazione, due poco più avanti, verso la parte nuova del cimitero e di più recente costruzione. A una di queste ultime era ancora appoggiata una scaletta di metallo, non molto alta, utilizzata dai ladri per arrampicarsi sul tetto piano delle cappelle. Per meglio fare l’ultimo balzo sul tetto, i malviventi hanno addirittura usato come rialzo un vaso di fiori appoggiato sul cornicione, ad almeno tre metri d’altezza. Al mattino la scena era ancora tale e quale durante la notte, con la scala appoggiata a una parete di una cappella, il vaso sul cornicione, a terra i pezzi di polistirolo e plastica per l’isolamento delle coperture degli edifici.

Dopo aver caricato il rame sul loro mezzo, sono usciti da dove sono entrati, richiudendo il cancello con la stessa catena. Sabato mattina, dopo l’allarme del custode, sono intervenuti i carabinieri per verificare la dinamica e fotografare la scena. Non sono stati rilevati altri danni. Nel pomeriggio invece un fabbro era già al lavoro, mentre su qualcuna delle cappelle era stato posto un telo di cellophane per evitare allagamenti in caso di pioggia. Il Comune, dopo qualche insistenza, ha dato il via libera per bloccare i due battenti del cancello da cui sono entrati i malviventi. Le sbarre saranno saldate tra di loro, in modo da impedire un accesso agevole a eventuali delinquenti.

Il camposanto banino era già stato visitato dai ladri di rame non più tardi di un anno fa, e ora si teme che, scovata una facile via d’entrata e uscita, i malviventi possano tornare a completare l’opera sulle numerose cappelle.

Andrea Bagatta

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