
A San Colombano il pane per i bisognosi è “sospeso”: alla pizzeria e panetteria “Da Carmine” in via Sforza è stata introdotta l’usanza benefica di lasciare del pane in sospeso, già pagato, a disposizione di chi i soldi per il pane non tutti i giorni li ha. E il primo a lasciare del pane in sospeso, 5 chili ogni giorno, è proprio Carmine Buro, il conosciutissimo pizzaiolo, titolare del negozio. A Napoli un tempo c’era l’usanza, oggi quasi persa, del caffè sospeso: enti in un bar, bevi un caffè e ne paghi due, così da lasciare in sospeso un caffè per qualche bisognoso che, entrando, può trovarselo già pagato. A San Colombano da qualche settimana il pizzaiolo Carmine Buro ha lanciato l’idea del pane sospeso, e lui per primo lo mette a disposizione, fino a 5 chili al giorno. «Ogni giorno io metto a disposizione 5 chili di pane fresco naturale lavorato da me - spiega Carmine -. Lo faccio grazie alla collaborazione di alcuni fornitori a cui ho raccontato l’idea e che mi hanno appoggiato, mettendo a loro volta a disposizione ogni giorno un certo quantitativo di materia prima. Ora vorrei però che l’iniziativa si aprisse anche alla gente, per fare qualcosa di buono». E bisogno ce n’è di sicuro, lo afferma Carmine: «Tanta gente entra e chiede di segnare, poi a fine mese magari non riesce a pagare, qualcun altro mi chiede se posso dargli un pezzo di pane senza pagare - racconta Carmine -. Quando ho visto che la situazione era diventata davvero allarmante, allora ho iniziato a mettere a disposizione del pane per chi ha bisogno, e lo faccio nel rispetto delle norme: ho contattato la finanza, mi sono fatto spiegare come fare, ed emetto lo scontrino per tutto il pane che esce dal negozio. Se qualcuno dei miei clienti volesse seguirmi nell’iniziativa, basta che lasci per il pane sospeso il resto della spesa, o un euro di tanto in tanto. Ciascuno dà e fa per quello che può e vuole, senza obblighi di nessun tipo». Carmine 57 anni, vive a San Colombano da tantissimi anni, ma è originario della provincia di Benevento e proprio alle sue origini deve la trovata. È stato tirato su con altri sette fratelli, ma la mamma Giovannina Buffolino ha sempre avuto un pezzo di pane da donare a chi ne avesse bisogno e si presentasse alla sua porta. Attiva nella parrocchia di San Giuseppe operaio a Sant’Agata dei Goti, in provincia di Benevento, mamma Giovannina aiutava tutti, i preti, i bisognosi della parrocchia e chi arrivava da fuori. «Con questa piccola iniziativa del pane sospeso mi pare di fare giustizia al ricordo di mia mamma, che aveva sempre qualcosa per tutti, e in particolare per chi aveva bisogno - conclude Carmine -. Oggi c’è tanta nuova povertà e bisogno, io faccio quello che posso per aiutare gli altri perché penso sia giusto farlo».
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