Banda dei Bancomat: esplosione a Tavazzano. «Ma il denaro è salvo». GUARDA I VIDEO, LA TESTIMONIANZA

IN VIA VERDI Sventrato alle 2.30 di notte lo sportello automatico della Bcc, ingenti i danni. Oggi la filiale resta chiusa. Difficilmente riaprirà prima di due settimane.

Redazione web

I pesantissimi danni alla filiale
(Foto di Agosti)

Tavazzano

Esplosione nella notte, una banda fa saltare in aria lo sportello bancomat della Bcc Centropadana di via Verdi a Tavazzano. Sono poi fuggiti a bordo di un’auto di grossa cilindrata i malviventi entrati in azione poco dopo le 2.30 di questa notte, tra il 19 e il 20 febbraio: il botto, udito dai residenti della zona residenziale in pieno centro a Tavazzano, ha di fatto creato una voragine nel punto di prelievo di contanti della filiale Bcc all’angolo con via Garibaldi. Un colpo minuziosamente preparato da parte della banda, un classico con l’esplosivo posizionato a ridosso della feritoia da cui fuoriescono i contanti. Sul posto sono intervenuti nel giro di pochi minuti carabinieri e vigili del fuoco ma, stando a quanto appreso, dei malviventi nessuna traccia. Da chiarire se la banda sia riuscita a rubare o meno del contante, con le operazioni di messa in sicurezza e conteggio dei danni ancora in corso. La filiale nella giornata di oggi rimarrà chiusa al pubblico, e difficilmente riaprirà prima di due settimane, rende noto ora la Bcc in una nota.

«Appaiono ingenti i danni causati - comunica la direzione centrale di Centropadana -: la potenza della deflagrazione è stata tale da farci ritenere, allo stato attuale, che non siano stati sottratti valori. Sono in corso i rilievi della polizia scientifica. Proprio a causa della potenza dell’esplosione l’edificio ha subito danni tali da far prevedere una chiusura di almeno due settimane. I clienti della filiale di Tavazzano possono rivolgersi alle filiali di Lodi via Cadamosto 23 e via Saragat 7/9». «L’attenzione alla sicurezza è uno dei punti cardine della nostra politica di gestione - commenta il direttore generale della Bcc Luca Barni -. Questi atti di violenza non ci fermano né ci impediranno di continuare la nostra attività a servizio dei soci, dei clienti e delle imprese del territorio».