Bassa, moria di pesci nella Guardalobbia

L’allarme dai cittadini, si attendono le indagini delle autorità sull’inquinamento. Non è la prima volta

Moria di pesci nel colatore Guardalobbia a Brembio. La scoperta ieri nel tardo pomeriggio. L’allerta è giunta da un cittadino brembiese che anche sul profilo social della comunità di Brembio ha postato le immagini della strage di pesci avvenuta nei dintorni di Ca’ de Folli, all’interno del colatore. Scatenando ovviamente lo sdegno di molti brembiesi. La morte massiva degli animali porta inevitabilmente a pensare a uno sversamento di liquidi nocivi avvenuto nel corso d’acqua. Nella prima serata però l’allerta alle autorità competenti non era ancora scattata. Dunque, al momento non risultano accertate responsabilità, ma nelle prossime ore si cercherà di fare chiarezza.

A Brembio però non si tratta di un fatto così raro. L’ultimo episodio analogo infatti risale soltanto a un paio di mesi fa: lo scorso febbraio uno sversamento di idrocarburi nel colatore Birga aveva causato la morte della fauna ittica. E relative indagini della polizia provinciale.

Pochi giorni prima invece un grave fatto si era verificato a Castelgerundo, in località Camairago, dove nella roggia Molina era finita una quantità importante di liquami, causa della morte dei pesci. Una decina di chilogrammi in tutto, tra carpe e scardole. Le indagini avevamo portato la polizia provinciale a sanzionare il responsabile.

L’ultimo caso invece risale invece al 31 marzo, dunque a un paio di settimane fa, in una derivazione del Sillaro a Lodi Vecchio. Anche qui i pesci erano finiti pancia in su.

Il continuo ripetersi di questo tipo di episodi induce ad alzare la guardia. E in molti casi gli occhi di chi passeggia o corre in campagna sono essenziali: le segnalazioni in genere nascono dai cittadini. Con relativo intervento della polizia provinciale molto attiva su questo fronte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA