Bilancio, Crespi in trincea

Dopo la bufera sulle mancate coperture (quasi 600mila euro) il sindaco Crespi contrattacca:

«Clima di incertezza, ma riusciremo a recuperare»

La scrivania del suo ufficio è, come sempre, colma di fogli da firmare. Il telefono fisso e il cellulare, durante l’intervista, suonano almeno una decina di volte: dall’altro capo della cornetta il nuovo presidente dell’Associazione dei sindaci, il responsabile dell’ufficio segreteria, un cittadino interessato a risolvere il problema delle fognature della sua via. Domenico Crespi ogni volta si ferma, risponde e annota appunti. Poi l’intervista riprende: i problemi di bilancio del Comune di Sant’Angelo tengono banco da settimane e per i cittadini non si preannunciano mesi facili.

Signor sindaco, la Lega nord chiede le sue dimissioni immediate. Cosa risponde?

«La risposta è una sola: in tutti questi anni le mie amministrazioni hanno sempre assicurato correttezza, trasparenza e bilanci positivi».

Quindi resta in sella?

«Certo. Si dimetta chi ha lavorato male. Io ho le mani pulite».

Mi scusi, ma come si è potuto arrivare a un bilancio che non trova coperture, per la parte corrente, per quasi 600mila euro?

«Intanto sgombriamo il campo dagli equivoci: non si parla di dissesto, ma di una situazione che potrebbe portare a un disavanzo. Paghiamo il fatto di aver mantenuto, in passato, tasse e imposte troppo basse. Oggi con la crisi stanno emergendo i problemi. Un esempio su tutti: nel 2007 il Comune ha incassato circa 800mila euro di oneri di urbanizzazione, nel 2014 siamo scesi a 135mila».

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