
Un bambino di quattro anni è stato investito ieri a Roncadello, mentre stava giocando fuori casa, a pochi passi dalla chiesa. Si è temuto il peggio per lui dopo che è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso, a causa della brutta botta rimediata alla faccia. In realtà, le sue condizioni si sono rivelate meno gravi del previsto ed è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Lodi.
Poco dopo le 12, il piccolo si stava divertendo nel cortile privato della propria abitazione. C’era il sole e lui era all’esterno a giocare. A quanto pare, ad un certo punto, si è nascosto dietro la siepe che costeggia via Barni. E, poi, si è messo a correre verso la strada. Un’automobile di passaggio se l’è trovato davanti e non è riuscita ad evitare lo scontro. Fortunatamente la Mercedes classe A percorreva via Barni a bassa velocità e l’incidente non ha avuto gravi conseguenze, sebbene all’inizio si fosse temuto il peggio. Il bambino (G. L. P., le sue iniziali) è caduto a terra “sfregando” il volto sull’asfalto. Le sue urla hanno attirato l’attenzione dei passanti, molti in zona dopo la fine della messa, e dei genitori che sono corsi fuori attirati dal trambusto. Il primo a soccorrere il bambino è stato lo stesso conducente della Mercedes, un cittadino di Dovera, conoscente della famiglia dell’investito; l’uomo ha bloccato la vettura ed è sceso per aiutare il piccolo. Sono stati immediatamente chiamati i soccorsi e dalla centrale operativa del “118” hanno inviato l’elisoccorso che è atterrato in un campo lungo la Bergamina, mentre l’ambulanza della Croce Rossa di Lodi ha raggiunto direttamente via Barni. Alla fine il bambino ha rimediato solo delle escoriazioni al volto ed è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Maggiore di Lodi. I rilievi sono stati eseguiti dai carabinieri della stazione di Pandino, che hanno acquisito anche le dichiarazioni di alcuni testimoni. “Ho visto la macchina arrivare, andava verso Dovera, molto lentamente - racconta uno dei testimoni -. Io ero in bici, ho sentito un rumore e poi ho visto il bambino a terra”.
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