Migliaia di morti sulle strade, ogni anno, e la loro vita rischia di diventare un numero nelle statistiche. Invece dietro ogni incidente c’è una persona, una storia, come quella di Daniele Casali, tragicamente deceduto in uno scontro sulla Paullese, la scorsa settimana. Ventisei anni appena. Ventisei anni durante i quali aveva abbozzato le basi di un’esistenza felice nel paese dove viveva, Boffalora d’Adda, e che ieri pomeriggio l’ha ricordato durante la celebrazione delle esequie.
Tutta Boffalora, infatti, ha seguito il corteo funebre che, da via Umberto I, dove abitava, ha raggiunto la chiesa parrocchiale. Sotto una pioggia scrosciante, un fiume di ombrelli e di lacrime di chi ha perso un amico, un parente, un concittadino. Tutti non ci stavano, in chiesa, e il sagrato è rimasto affollato di persone mentre don Mario Capello, il parroco, ha celebrato il funerale nella chiesa gremita. La bara ricoperta di fiori, e della sciarpa dell’Adda Basket di Spino, squadra alla quale il giovane Daniele Casali aveva donato la propria passione e la propria fatica.
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