Borghetto: il caso del bambino con due mamme, la corte d’appello dice no

Il sindaco aveva rifiutato l’iscrizione delle due genitrici dopo una maternità surrogata, in secondo grado i giudici gli danno ragione

Il figlio di una coppia di donne, che era stato concepito all’estero con la maternità assistita, non può essere iscritto all’anagrafe con il nome di entrambe, bene ha fatto il Comune di Borghetto a negare l’iscrizione della mamma “intenzionale”. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Milano accogliendo il ricorso dell’amministrazione pubblica di Borghetto contro il parere del Tribunale di Lodi, che invece aveva decretato l’obbligo di inserire in anagrafe come genitrici di entrambe le donne. Ancora una volta la Corte d’Appello di Milano si attiene strettamente alla norma in vigore, specificando, con richiamo a precedenti sentenze di Corte di Cassazione, che una diversa interpretazione «non è imposta dalla necessità di colmare in via giurisprudenziale un vuoto di tutela che richiede, in una materia eticamente sensibile, necessariamente l’intervento del legislatore».

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