Cronaca / Centro Lodigiano
Martedì 09 Aprile 2013
Borgo, ricerche lungo i fiumiper il 53enne scomparso
Si sono spostate verso i fiumi le ricerche del 53enne di Borgo San Giovanni scomparso da giovedì. Un amico ha rivelato infatti che Antonio Mangiarotti è un appassionato dei corsi d’acqua, in particolare del Trebbia, così i carabinieri di Sant’Angelo hanno chiesto ai colleghi piacentini di fare dei controlli anche sulle rive di quel fiume nella speranza di poter trovare lì la sua auto. In questi giorni sono già state battute inoltre le sponde del Lambro fino alla confluenza con il Po e quelle dell’Adda, dove l’uomo era solito passeggiare con la moglie. Ma tutto finora è stato vano. E da oggi, se il tempo lo permetterà, verrà utilizzato anche l’elicottero dell’Arma per sorvolare il territorio. Antonio Mangiarotti
Tutto, al momento, si concentra sulla ricerca dell’auto, una vecchia Fiat Panda nera. Con questa l’uomo, alle 14 di giovedì, ha lasciato il paese, come “documentato” dalle telecamere di Borgo. Prima era andato al centro sportivo (che non frequentava abitualmente) e lì si era fermato 5 minuti. A quell’ora il bar era chiuso e si ipotizza che si sia diretto alla casa dell’acqua. Poi è ripartito e ha preso la strada consortile 845 che porta verso Domodossola o Sant’Angelo.
L’uomo, di Villanterio, ha vissuto per anni a Sant’Angelo e poi si è trasferito a Borgo, in via Madre Teresa di Calcutta, con la moglie. In passato lavorava in una segheria nel Pavese, poi è stato licenziato a causa della crisi e per un breve periodo ha lavorato presso un’azienda agricola lodigiana. Ma anche quell’occupazione si è conclusa circa un mese fa. Ora era alla ricerca di un nuovo lavoro.
Giovedì mattina era venuto a Lodi. Non per consegnare il curriculum in un’agenzia interinale, come emerso inizialmente, ma per sostenere un colloquio. Che è andato male. Aveva telefonato alla moglie per dirglielo, poi è tornato a casa. Ma alle 15, quando è tornata la moglie, lui non c’era. Il telefono risultava irraggiungibile. Alle 17 la donna è andata dai carabinieri a fare la denuncia.
Grazie alle telecamere si è capito in quale direzione è andato. Ma finora le ricerche, condotte dal comandante della stazione carabinieri di Sant’Angelo, Gaetano Carlino, non hanno permesso nemmeno di trovare l’auto. La speranza è che l’intervento dell’elicottero di oggi permetta almeno di individuare il mezzo, se nascosto in qualche anfratto o nella vegetazione, per avere così un punto da cui avviare ricerche “concreta” del 53enne, in uno spazio limitato. Ora infatti si cerca a 360 gradi su tutto il territorio intorno a Borgo e anche i carabinieri dei comandi vicini (Pavia, Milano, Piacenza e Crema) sono stati messi in allerta.
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