Buonsante travolto dalla bufera

Un mezzo della Protezione civile inguaia il sindaco

Il sindaco di Borgo travolto da una bufera, “galeotto” fu il pulmino della Protezione civile. L’accusa, mossa dai lettori sulle pagine de “il Cittadino”, è infatti quella di aver utilizzato un mezzo della Protezione civile a scopo politico. Ovvero: portare nel cuore di Lodi il materiale necessario all’allestimento del gazebo targato Pdl per raccogliere firme contro il governo Monti.

L’ex numero uno della Protezione civile, Giuseppe Tagliabue, ha deciso di prendere posizione sull’argomento, soprattutto dopo il commento rilasciato sulla questione dall’assessore di palazzo San Cristoforo Matteo Boneschi. L’assessore aveva sottolineato «l’incompetenza in capo alla Provincia in merito ad azioni compiute da soggetti dipendenti da altro livello di governo».

«Mi ero prefissato, quale ex presidente del coordinamento provinciale, di astenermi per non essere tacciato di chi sa quali intenzioni polemiche - afferma Tagliabue -, ma dopo il comunicato della Provincia, per il buon nome della Protezione civile e una corretta informazione, ritengo mio dovere intervenire. Qualche anno fa il capo dipartimento Guido Bertolaso ha emanato delle circolari che toccano questo problema. Dalla circolare DPC/DIP/0008137 del 9 febbraio 2007 si evince chiaramente che i mezzi destinati al servizio della Protezione civile - acquistati con soldi pubblici o con altre risorse ma con l’apposito logo - non possono essere usati per scopi di carattere politico». Spetta a prefettura e associazioni di Protezione civile dunque controllare il rispetto del provvedimento.

«Se il fatto sussiste - aggiunge Tagliabue - il sindaco ne deve rispondere. Ha suscitato sconcerto in moltissimi volontari la comunicazione della Provincia: il sindaco anche se autorità locale di Protezione civile deve comunque rispettare le leggi e la Provincia che “gestisce” il volontariato dovrebbe essere la prima a intervenire».

Anche per il Pd palazzo San Cristoforo dovrebbe vigilare. Il gruppo consigliare capitanato da Mauro Soldati ha deciso di presentare un’interrogazione in Provincia per affrontare la questione, chiedendo prima di tutto se quanto raccontato sulla stampa corrisponda al vero e se, in caso affermativo, la giunta non intenda richiamare il capogruppo Pdl «a un uso più rispettoso di mezzi che sono patrimonio di tutti e non certo utilizzabili per fini personali e di parte». Nel documento il Pd esprime la propria disapprovazione nei confronti dell’accaduto: «Vigileremo affinché simili episodi non si verifichino più».

Buonsante è intervenuto su “il Cittadino” per commentare la vicenda subito dopo la segnalazione: «Non ritengo di aver bisogno di utilizzare i mezzi comunali, visto che per un anno ho dato gratuitamente un mio automezzo al Comune per espletare il trasporto dei servizi sociali, invito la signora (che ha scritto la lettera di denuncia, ndr) a recarsi in Corso Roma 39». E cioè dall’oculista.

«La Provincia non c’entra nella questione, l’ha detto anche l’assessore Boneschi - aggiunge il sindaco di Borgo -. Il Pd ha tutto il diritto di fare un’interrogazione, ne parleremo nella capigruppo. In merito all’episodio non devo rispondere perché l’ho già fatto. Da sempre sono in prima fila per la Protezione civile, nel 2009 con il terremoto a L’Aquila sono stato tra i primi ad attivarmi».

Gr. Bo.

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