Un manager di successo, una escort di lusso, un bambino di troppo. Quel bambino non doveva nascere e il padre - M. P., noto manager della Deutsche Bank - ha fatto rapire la compagna (una prostituta d’alto bordo che viveva a Peschiera) per costringerla ad interrompere la gravidanza, grazie all’intermediazione di un noto dentista banino, che avrebbe procurato i contatti con i sequestratori. Ecco perché il pm Luca Gaglio ha chiesto per M. P. e per i suoi complici (l’odontoiatra di San Colombano e il titolare di un concessionario di auto come mediatori e i quattro sequestratori, tre italiani e un dominicano ai quali sarebbero stati versati 30mila euro e promesso altro denaro) il processo con rito immediato. Ora la parola passa al gip Anna Zamagni.
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