Oltre seicentocinquanta. Sono i curriculum consegnati al Comune di Pieve Fissiraga dagli aspiranti lavoratori della Decathlon, il grande magazzino dello sport che si appresta ad aprire i battenti dopo l’estate a pochi metri dal casello dell’Autostrada del Sole, nel comune di Pieve, praticamente di fronte al Mercatone Uno. La notizia dell’arrivo nel Lodigiano del colosso dello sport, uno dei marchi più forti della grande distribuzione transalpina, ha creato nelle scorse settimane attese tra gli sportivi e malumori tra i “concorrenti”, e persino uno scontro piuttosto violento tra istituzioni: Comune di Pieve da una parte, Provincia di Lodi dall’altra.
L’avviso: «Decathlon assume»
In attesa del taglio del nastro ufficiale, Decathlon ha avviato la “campagna di reclutamento”. Dal fine settimana campeggia sul capannone che ospiterà il punto vendita uno striscione con la scritta “Decathlon assume”: scritta che ovviamente sta suscitando grande interesse, stante la “fame” di lavoro che sta aumentando anche nel lodigiano, specie tra i giovani. Ieri il sindaco di Pieve, Paola Rusconi, ha confermato che il gigante francese dello sport dovrebbe avviare l’attività nel territorio lodigiano con una trentina di dipendenti, per arrivare poi a un massimo di quaranta nel caso in cui il volume di affari dovesse centrare i budget stabiliti.
Fiume di richieste in comune
«Le assunzioni passeranno tutte logicamente attraverso il canale aziendale - ha spiegato il sindaco Rusconi -, il Comune di Pieve ha già provveduto a consegnare a Decathlon tutti i curriculum arrivati in questi mesi in municipio». E proprio qui viene il bello. Perché il Comune di Pieve ha raccolto esattamente 655 curriculum, un’enormità. Una sessantina sono stati portati in municipio da persone residenti a Pieve, il resto da lodigiani, ma anche da pavesi e milanesi. «Non ci sono soltanto ragazzi - ha aggiunto il sindaco di Pieve - ma anche laureati, segno della crisi economica e della difficoltà a trovare un’occupazione. A questo punto è molto importante precisare che la raccolta dei curriculum presso il Comune di Pieve è terminata».
Lavori in corso
Il cantiere per la realizzazione della Decathlon è in fase avanzata. Il magazzino nei mesi scorsi è stato edificato a colpi di prefabbricati e in pochi giorni la struttura è stata innalzata. Il grande parcheggio antistante è in fase di completamento, come pure l’impianto esterno di illuminazione. Anche ieri pomeriggio gli operai erano al lavoro per sistemare la strada (appena asfaltata) che costeggia il punto vendita. Si passerà poi all’allestimento degli interni. L’intervento è stato avviato sulla base di un permesso di costruire rilasciato alla società immobiliare Lupa. Di fatto Decathlon non opera direttamente dal punto di vista edilizio.
Scontro comune-provincia
La costruzione del capannone Decathlon ha innescato un duro scontro tra Comune di Pieve e Provincia di Lodi. Quest’ultima sostiene che Pieve abbia agito in maniera autonoma in un’area il cui sviluppo andava coordinato tra diversi enti territoriali, perché le ricadute (ad esempio viabilistiche) riguarderanno più paesi. Il ricorso della Provincia è ancora pendente davanti al Tar, anche se non è intervenuta la sospensiva e i lavori non sono mai stati interrotti dall’autorità giudiziaria. Ieri l’assessore provinciale alla viabilità Nancy Capezzera è tornata sul tema: «L’area su cui sorgerà la Decathlon era esogena e dunque serviva un piano d’ambito per coordinare l’intervento. E ancora, nella zona in cui sorge il nuovo punto vendita doveva essere realizzata una strada di collegamento per alleggerire il traffico sulla Sp 235, questo in base a un protocollo siglato alcuni anni fa tra il Comune di Pieve e l’amministrazione provinciale. Non è in atto uno scontro tra Provincia e Decathlon, ma tra Provincia e Comune di Pieve».
Sono oltre 650 i curricula consegnati al Comune di Pieve Fissiraga dagli aspiranti lavoratori della Decathlon, il grande magazzino dello sport che si appresta ad aprire i battenti dopo l’estate a pochi metri dal casello dell’Autostrada del Sole, in territorio di Pieve. Ma intanto continua la “guerra” tra Comune e Provincia, San Cristoforo ha presentato un ricorso al Tar
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