Chiedevano “risarcimenti” ad un 14enne colpevole di aver fatto soffrire la sorella del “bullo”. In due, uno di 16 anni e l’altro di 23 anni, hanno minacciato il minorenne banino che impaurito ha consegnato prima una mountain bike, poi un telefono cellulare e, successivamente, una preziosa catenina in oro di famiglia, oggetti trattenuti in pegno in garanzia per la successiva consegna della somma di 300 euro, l’importo che i suoi giovani estorsori pretendevano per riavere indietro le sue cose. Alla fine però, temendo di non riuscire a saldare il debito, la vittima ha confessato tutto ai genitori che hanno chiesto l’intervento dei carabinieri di San Colombano. Sono stati i militari a porre termine ai ricatti, a denunciare i due “bulli” e a recuperare tutta la merce estorta con la minaccia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA