
Cronaca / Centro Lodigiano
Mercoledì 06 Agosto 2014
Faccia a faccia con i ladri in casa
«Abbiamo vissuto per anni tra Cremonese e Bergamasca ma non ci era mai successo».
È caccia a un’Audi A3
«Abbiamo abitato per diversi anni nel Cremasco e nella Bassa Bergamasca, ma là non ci è mai successo niente. Anzi, era perfino capitato più di una volta di andare a lavorare e di dimenticarci la porta aperta, senza che nessuno violasse la nostra casa»: così racconta una famiglia di romeni da molto tempo in Italia che circa tre mesi fa si è trasferita a Borgo San Giovanni, in una delle villette a schiera di via Di Vittorio. Una strada ampia, qualche striscia di verde, niente di lussuoso o appariscente e la sicurezza di un paese che è stato negli anni riempito di telecamere proprio per contrastare la piaga dei furti. Invece i ladri se ne sono fregati e nella nottata tra lunedì e ieri hanno preso di mira un’abitazione a caso, tra le tante, con gente che al mattino si alza molto presto per guadagnare il pane. «Mancava un quarto d’ora alle tre di notte - racconta una delle vittime - e mia mamma, che dorme in taverna, ha sentito dei rumori al piano terreno. Pensava fosse il marito che stava aprendo la porta per andare al lavoro, invece si è resa conto che c’era qualcuno nel giardino e che stavano bucando una finestra per entrare».
I malviventi hanno dimostrato di avere una tecnica del furto ben consolidata: hanno sollevato la tapparella elettrica in pvc della più accessibile tra le finestre del piano terreno, l’hanno bloccata con dei cunei perché non ricadesse e quindi hanno cominciato a lavorare sulla finestra, praticando tre fori: «Abbiamo notato un ragazzo, alto circa un metro e 80, a volto scoperto, che impugnava un trapano elettrico». In uno dei fori era stato infilato un filo di ferro a uncino, per azionare dall’esterno la maniglia. Un modello particolare, molto lucido e arrotondato, che probabilmente ha rallentato l’azione dei ladri, dato che il ramino non ha fatto facile presa sul metallo. I rumori e le grida hanno svegliato tutta la famiglia e uno dei malviventi ha preso una sbarra di ferro dall’armadio degli attrezzi, probabilmente per difendersi temendo un’aggressione, ma subito dopo tutti gli intrusi, tre quelli notati dalle vittime, sono fuggiti a bordo di un’Audi A3 “sportback”, a 4 porte, di colore grigio chiaro. «Le prime lettere della targa erano C e Z», ricorda ancora una delle vittime. L’auto è stata vista svoltare verso il centro di Borgo San Giovanni e poi è scomparsa alla vista.
«Non abbiamo sentito parlare di altri furti questa notte in paese - proseguono dalla famiglia presa di mira -, ma i vicini ci avevano avvertito di stare attenti in agosto, perché è il mese in cui arrivano i ladri. Da noi non avrebbero trovato nulla di valore, ma è stato un grosso spavento. E uno dei carabinieri intervenuti per il sopralluogo ci ha confidato che lui stesso, il giorno prima, aveva subito un furto in casa sua».
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