
Cronaca / Centro Lodigiano
Lunedì 27 Giugno 2011
Furgone a fuoco, mistero sulle cause
Il rogo divora nella notte un Peugeot parcheggiato alla Motta
Incendio misterioso alla Motta Vigana. Nella notte tra venerdì e sabato scorsi, alle 3 circa, è andato a fuoco un furgone Peugeot, posteggiato di fronte all’abitazione del proprietario, in via Salvador Allende 32. Un altro incendio, con le stesse modalità, secondo le prime indagini, aveva coinvolto, invece, intorno alle 4.30, nella notte tra il 21 e il 22, un nucleo di vecchie abitazioni, in via San Colombano, appartenente al medesimo proprietario, titolare della ferramenta di fianco, che ora si è trovato anche con il furgone danneggiato.
Non è ancora chiaro, in nessuno dei due casi, se all’origine dell’incendio ci siano cause di tipo doloso. Su questo e su possibili relazioni stanno indagando i carabinieri. L’incendio al Peugeot non è passato inosservato però ad alcuni testimoni che si trovavano nei pressi del rogo.
Questi ultimi, infatti, hanno sentito dapprima un botto forte, come un’esplosione e poi hanno visto le fiamme accendersi e un’auto con due persone a bordo scappare via all’impazzata.
Il veicolo, immatricolato nel 2010, secondo le prime indagini, era parcheggiato davanti alla casa del titolare da circa 7 ore.
I proprietari ieri sono risultati irraggiungibili. La famiglia però è conosciuta in paese, essendo, infatti, anche proprietaria di una cartoleria.
Le case di via San Colombano pare che fungessero anche un po’ da magazzino del negozio, ma erano pressochè vuote e disabitate. Per spegnere quell’incendio c’erano volute ben 6 ore. I vigili del fuoco avevano lavorato dalle 3 alle 9 della mattina. L’allarme, infatti, era stato lanciato in ritardo, forse da un automobilista di passaggio e le fiamme, al loro arrivo, erano già alte e uscivano dal tetto.
Sul posto erano intervenuti quattro mezzi di soccorso, sia da Lodi che da Sant’Angelo. Avevano dovuto gettare acqua senza interruzione, attaccandosi a un idrante al sottosuolo e utilizzando anche l’autoscala per bagnare dall’alto.
Tutte le travi portanti in legno del tetto erano state tagliate per scongiurare il crollo e agevolare le operazioni.
Il gruppo di case, che si trova tra il primo e il secondo semaforo della provinciale, sulla sinistra, arrivando da Lodi, è stato dichiarato inagibile e probabilmente dovrà essere abbattuto. «Lo stabile era disabitato e nessuno entrava per dormire. Era ben custodito», si erano limitati a dichiarare i proprietari, smentendo anche le voci circolate che ci fosse già sull’immobile un progetto di riqualificazione.
Ora, a distanza di un mese, la famiglia si trova a fare i conti con un altro danno a suo carico. Il muso del furgone, parcheggiato davanti alla casa di via Allende era appariva completamente incenerito.
Per capirne di più sulle cause dei due episodi, bisogna attendere l’esito delle indagini dei carabinieri. Al momento questi roghi restano un mistero.
Cristina Vercellone
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