Cronaca / Centro Lodigiano
Martedì 21 Maggio 2013
Gas a Cornegliano, un altro “no”
Il comitato contrario
all’impianto si è riunito
in assemblea con un
ospite: il portavoce
del gruppo “antagonista”
sorto a Sergnano
Ormai è un appuntamento fisso, per rinnovare ogni mese la propria presa di posizione contro la centrale di stoccaggio del gas prevista a Cornegliano Laudense. «Prima di tutto la salute dei cittadini, che è più importante di qualunque speculazione» è stato lo slogan pronunciato venerdì sera da Roberto Biagini, referente del comitato. Nella sala consiliare del municipio del centro lodigiano c’è stata infatti l’ennesima riunione per fare il punto della situazione e decidere le prossime mosse. «Oggi abbiamo un ospite che ci permetterà di fare un salto nel futuro» ha detto poi Biagini, introducendo Enrico Duranti, portavoce del comitato che a Sergnano porta avanti la stessa lotta, con la differenza che, lì, il deposito è già attivo «Metà del nostro comune è sottoposto alla direttiva Seveso, che certifica l’elevato rischio collegato a queste centrali» ha spiegato Duranti.
La società che ha in appalto la costruzione della centrale, Stogit, secondo i cittadini del comitato continua a ripetere affermazioni rassicuranti, smentite dalla legge stessa. «Sono stati fatti contratti d’acquisto di gas, prevedendone un utilizzo che in realtà si è abbassato - ha spiegato Duranti -: ci ritroviamo quindi obbligati a comprare miliardi di metri cubi, che poi vanno esportati o stoccati, con tutti i costi e i rischi che conoscete».
Il rischio maggiore, secondo il portavoce Duranti, è dato dal fatto che tutti i depositi vengono utilizzati a una pressione superiore a quella con la quale il gas viene trovato in natura.
«Quando avranno le autorizzazioni, anche qui faranno lo stesso. Noi dobbiamo impedire che la centrale nasca, e ci daremo da fare in tutti i modi» ha aggiunto Roberto Biagini. Da un lato, si stanno già prendendo provvedimenti per vie legali, chiedendo un rimborso per la perdita di valore che le case di Cornegliano hanno avuto dopo che è stata data la notizia della centrale.
Nel frattempo, però, non si è ancora persa la speranza di trovare un interlocutore nelle istituzioni del territorio lodigiano. «Speriamo che la nuova amministrazione di Lodi condivida la nostra posizione - ha spiegato Biagini -, e nel frattempo alcuni partiti ci hanno permesso di portare le nostre istanze in Regione». La lotta contro lo stoccaggio del gas, quindi, non accenna a fermarsi: il prossimo appuntamento sarà il 10 giugno, primo anniversario del comitato Ambiente e salute nel Lodigiano: «In quella occasione - ha detto infine Biagini -, nel nostro paese arriverà Maria Rita D’Orsogna, professoressa dell’Università di California, per darci ulteriori spiegazioni sul problema e sostenere la nostra causa».
Insomma il comitato non vuole mollare la presa.
Federico Gaudenzi
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