GRAFFIGNANA - La storia di solidarietà della Senna Inox sul «New York Times»

I dipendenti hanno rinunciato a parte delle ferie per aiutare un collega ad andare in pensione

La storia di solidarietà della Senna Inox di Graffignana sul «New York Times». Un Natale indimenticabile per i fratelli Senna, di Sant’Angelo Lodigiano, e per i loro dipendenti.

Ecco la storia, raccontata lo scorso 22 dicembre dal «Cittadino».

«La verità è che il cuore e i valori qui contano». Alessandro Lupi quasi a fatica a parlare dopo una giornata così. L’ultima di lavoro per suo fratello Alfredo, 64 anni, da 19 anni dipendente della Senna Inox di Graffignana. Alfredo - una disabilità cognitiva che genera un invecchiamento precoce - di anni è come se ne avesse più di 70. E per metterlo a riposo, permettendogli di raggiungere la pensione di vecchiaia, con i 20 anni di retribuzione, tutti i colleghi hanno dato un contributo, donando ore e giorni di ferie. Mettendo insieme 246 giorni in tutto, che per 22 giorni di lavoro al mese, fa 11 mesi. E per il suo livello contributivo, inferiore rispetto a chi ha donato ferie, equivalgono a 433 giorni. Per lui insomma sono 20 mesi di ferie che gli permetteranno di sfondare il tetto dei 20 anni di contribuzione, fermandosi ora. La pensione arriverà a 67 anni e «quel che manca ce lo metteremo noi», spiega Maurizio Senna, uno dei soci dell’azienda.

È una storia che profuma di solidarietà, ma anche di affetto e condivisione, quella che arriva dalla Senna Inox, su cui ieri si sono accesi i riflettori della Rai. «Da due anni cercavamo una soluzione tramite l’Inps per arrivare a questa pensione contributiva e ci mancava ancora un anno e mezzo - racconta Alessandro, dipendente dell’azienda da oltre trent’anni - : insomma ci eravamo rassegnati e Alfredo continuava a venire al lavoro, nonostante, per l’evolversi della sua situazione sanitaria, fosse ormai molto faticoso per lui. Un mio collega ha poi avuto questa idea e, anche se all’inizio non ero molto d’accordo, perché non me la sentivo, l’adesione mi ha spiazzato e commosso. Alfredo era davvero emozionato: ora starà in ferie, a riposo».

Un gesto che non nasce a caso in una realtà in cui, da sempre, come spiega Alessandro, «le persone non sono numeri: quando sono arrivato il signor Cesare Senna dava l’esempio. Aveva una parola gentile per tutti, si informava. E anche chi è venuto dopo ha proseguito così». Ieri ad esempio i titolari hanno garantito a tutti gli oltre 60 dipendenti un tampone prima dello stacco natalizio. «Questa spesa non ci cambia certo la vita - spiega Maurizio Senna - : è solo un piccolo gesto per assicurare un po’ di serenità». Alfredo è entrato alla Senna Inox 19 anni fa. «Passava il tempo in casa e noi cercavamo qualcuno da assumere nelle categorie protette. E ho detto al fratello che già lavorava da noi di portarlo da noi - ricorda Senna - : in poco tempo si è fatto amare da tutti e lo testimonia il fatto che tutti i dipendenti hanno dato un contributo donando ferie». E anche il fatto che c’è chi tra i colleghi ha una foto con lui sopra la postazione di lavoro. A raccontare, più di tante parole, di un affetto nato in officina, dove Alfredo, prima del Covid, abbracciava tutti.

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