Dopo la Guardalobbia a Codogno, ancora un grave episodio di inquinamento nei corsi d’acqua del Lodigiano. Questa volta è toccato al cavo Sillaro in territorio di Villanova, dove ieri pomeriggio la Polizia Provinciale ha scoperto un inquinamento delle acque superficiali con conseguente morìa di pesci. Sotto accusa questa volta i reflui di natura agricola come liquami o letame, che hanno reso torbida e puzzolente l’acqua.
Le ispezioni degli uomini del comandante Miano sono arrivate fino al centro abitato di Pieve Fissiraga dove è stato rilevato che l’inquinamento proveniva da campi in cui erano in atto delle operazioni di irrigazione. Il proprietario dell’azienda agricola è stato identificato e successivamente denunciato per abbandono di rifiuti e danneggiamento.
Sono state recuperate dalle acque del Sillaro alcune decine di chilogrammi di carpe, cavedani e barbi ormai morti, mentre circa un centinaio di chili di fauna ittica costituita da 50 esemplari di cavedani, carpe e barbi, ancora viva, ma in evidente stato di difficoltà respiratoria, sono stati messi in salvo dagli Agenti aiutati da privati cittadini residenti nel Comune di Villanova del Sillaro.
La Polizia Provinciale segnala che l’intervento dei cittadini è stato di fondamentale importanza per il recupero della fauna ittica e la sua immediata reimmissione all’interno della roggia Sillerina che scorre parallela al cavo Sillaro.
Il cavo Sillaro pesantemente inquinato dai liquami, la polizia provinciale denuncia un agricoltore di Pieve e mette in salvo con la collaborazione degli abitanti diversi esemplari di carpe, cavedani e barbi che stavano agonizzando
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