La vettura su cui viaggiava la vittima
Schiacciato dalla sua stessa auto dopo il frontale con il tir. È morto sul colpo ieri mattina il 72enne Giorgio Bortolameotti, residente fino al 2009 a San Colombano al Lambro in via Monti (paese dove tuttora vive l’ex moglie) e ora trasferitosi a Monza, dove era amministratore di una società di marketing. Lo schianto è avvenuto alle 7.37 sulla provinciale 235, nel tratto fra il casello dell’A1 e Sant’Angelo in territorio di Pieve Fissiraga. In un tratto rettilineo, poco prima di immettersi nella nuova rotatoria per Borgo e Bargano, l’uomo, per cause ancora da chiarire, ha sbandato leggermente verso sinistra proprio nel momento in cui dalla parte opposta sopraggiungeva un tir di dodici metri carico di acqua. L’impatto è stato violentissimo e il 72enne, che probabilmente non indossava la cintura di sicurezza, è stato sbalzato dall’abitacolo ed è volato in un fosso asciutto, mentre la sua auto (una Lancia Musa) si è ribaltata su se stessa e alla fine è atterrata proprio su di lui, anche se le rive strette del fossato hanno mantenuto la carcassa leggermente sollevata dal corpo.
Sul posto sono arrivate le pattuglie della polizia stradale per i rilievi, i sanitari del “118” e i vigili del fuoco. Questi ultimi hanno dovuto prima di tutto rimuovere l’auto, poi il 72enne è stato soccorso ma a quel punto non c’era più nulla da fare. Il medico ha constatato il decesso, poi la salma è stata rimossa. Il conducente del tir, C.M. di 59 anni residente nel Pavese, ha detto di aver visto in un attimo l’auto spostarsi dalla sua parte: ha provato ha sterzare verso destra per evitarla, ma quella manovra ha avuto come unica conseguenza quella di far finire il “bisonte” di 12 metri fuori strada.
La provinciale è rimasta chiusa per quasi tutta la mattina. Solo alle 11 la polizia stradale ha riaperto una corsia facendo un senso unico alternato. Nel frattempo tutto il carico (centinaia di casse di bottiglie da mezzo litro di acqua minerale San Pellegrino) è stato spostato su un secondo rimorchio, mentre al termine di questa operazione, nel tardo pomeriggio, il tir uscito di strada è stato recuperato e portato via. Lo schianto non ha provocato fuoriuscita di carburante, mentre i tecnici della Provincia sono intervenuti per pulire l’asfalto dall’olio.
Giorgio Bortolameotti ieri mattina stava venendo nel Lodigiano per motivi “personali”, per trovare cioè i familiari rimasti nella zona di San Colombano. Nativo di Milano, anche se di origini trentine, si era trasferito in collina con la moglie “banina” e solo di recente aveva spostato la residenza a Monza, dove era amministratore della società Ab&Com srl, un piccolo gruppo che si occupa di marketing e comunicazione in campo internazionale. «Giorgio era l’anima commerciale del gruppo, oltre che un grande amico - spiega il socio Vincenzo Ascrizzi, ex assessore di Monza -, aveva portato nell’azienda la sua esperienza di imprenditore».
La salma è stata portata alla camera mortuaria di Lodi. Il magistrato ha già disposto l’autopsia per fare chiarezza sulle cause di quella sbandata fatale costata la vita al 72enne Giorgio Bortolameotti.
Giorgio Bortolameotti, un imprenditore di 72 anni di San Colombano al Lambro, ha perso la vita poco dopo le 7.30 in uno spaventoso frontale con un autoarticolato sulla 235
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