I vandali hanno già colpito prima della fine dei lavori

Sant’Angelo, impregnati di spray rosso i blocchi in cemento di via Diaz

Una firma rossa acceso, a caratteri cubitali. Poco oltre un altro scarabocchio incomprensibile e una lunga striscia dello stesso colore, quasi a collegare le due tracce. Appena realizzati, sono stati già imbrattati i marciapiedi di via Pandini nell’ambito del maxi cantiere di riqualificazione di via Diaz, progettato per rimettere a nuovo appunto percorsi pedonali e ciclabili della lunga arteria, oltre a verde e asfalti. Di nuovo vandali in azione, a Sant’Angelo Lodigiano, questa volta a danno di un cantiere ancora in corso – la consegna dell’intervento è prevista a fine aprile – e che dovrà essere ritoccato. Il nuovo marciapiede finito nel mirino nelle scorse ore – una bomboletta dello stesso colore, aperta, era ancora a terra nella zona di stoccaggio dei materiali di cantiere allestita all’imbocco di via Diaz – è realizzato in autobloccanti e non in asfalto. Impossibile cancellare le scritte, dunque per rimettere mano al danno, l’unica via ieri sembrava quella di procedere alla rimozione dei blocchi di cemento imbrattati e procedere nuovamente alla posa, ma le valutazioni saranno fatte nei prossimi giorni. Le scritte sono comparse nottetempo, nonostante il coprifuoco alle 22, che dovrebbe limitare anche le occasioni dei vandali di agire. Anche perché di giorno la zona è presidiata dagli operatori della ditta in azione nel cantiere che oggi sta interessando la parte all’imbocco della rotatoria del cimitero. Già messe a dimora le 25 nuove piante – che hanno preso il posto dei 19 aceri rimossi in autunno - , sui due lati si lavora alla realizzazione dei marciapiede e sul lato destro in direzione del cimitero alla nuova pista ciclabile. Dura la reazione del sindaco di Sant’Angelo, Maurizio Villa, che chiede l’aiuto dei cittadini per fermare i raid. «Vandalizzare un marciapiede nuovo, appena realizzato, vuol dire davvero non avere nessun senso civico – sottolinea il primo cittadino – e nessun rispetto per chi lavora e per le cose belle che vengono realizzate per tutta la città di Sant’Angelo. Peraltro si tratta di un danno che paga tutta la collettività perché se il lavoro andrà rifatto, saranno costi in più. È assurda questa inciviltà di determinati soggetti». L’invito ai cittadini è a collaborare. «Se ci fosse più collaborazione sarebbe senza dubbio utile: tutti hanno in mano un cellulare e basterebbe mandare anche in modo anonimo una segnalazione».n

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