Si sono concluse ieri le ricerche di Antonio Mangiarotti, il 53enne di Borgo scomparso nel nulla ormai dieci giorni fa. I vigili del fuoco infatti, come da protocollo, lo hanno cercato nel Lambro per quattro giorni consecutivi, dopo il ritrovamento dell’auto vicino alla riva del fiume a Salerano, ma tutto è stato vano. Domani le ricerche non riprenderanno.
L’uomo, disoccupato da qualche mese a causa della crisi, si era allontanato da casa giovedì 4 aprile dopo un colloquio di lavoro andato male a Lodi. Era uscito di casa con la sua Panda nera, dirigendosi verso Domodossola e Sant’Angelo, e non aveva più fatto ritorno.
I carabinieri di Sant’Angelo avevano raccolto la denuncia della moglie quello stesso giorno e subito avevano avviato le ricerche andando in tutti i luoghi che l’uomo era solito frequentare, nella speranza di rintracciare almeno l’auto per avere così un punto da cui partire per fare verifiche più mirate. Ma per una settimana tutto è stato vano.
Poi venerdì c’è stata la svolta. Un passante infatti ha trovato l’auto abbandonata a Salerano, vicino al Lambro, e ha avvertito subito i carabinieri. A quel punto è diventata concreta la possibilità che l’uomo avesse compiuto un gesto disperato e così l’attenzione di tutti si è concentrata sul fiume. I vigili del fuoco hanno perlustrato le sponde, scendendo verso il Po, con il gommone, mentre l’elicottero ha sorvolato il Lambro. Ma il corpo non è stato trovato impigliato a qualche arbusto. Oggi, dopo quattro giorni, le ricerche non riprenderanno.
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