
Cronaca / Centro Lodigiano
Martedì 05 Giugno 2012
Il Lodigiano “depresso” va all’asta
In fiera a Milano le aree industriali dismesse
n Il Lodigiano “depresso” ci riprova: torna all’asta in cerca di riscatto. Un milione di metri quadrati di aree dismesse sono finite ancora una volta in vetrina, ma non una vetrina qualsiasi: il palcoscenico è l’Eire, la fiera internazionale dedicata al settore immobiliare che è stata inaugurata ieri mattina a Milano. Il vice presidente di palazzo San Cristoforo ha partecipato alla manifestazione: «Provincia e Camera di Commercio non sono volute mancare, perché è qui che si incontrano domanda e offerta degli investimenti», afferma.
All’attenzione dei “big” del mercato non ci saranno solo le grandi aree dismesse da riqualificare ma anche l’opportunità di nuovi insediamenti. «Alcune aree potrebbero essere immediatamente edificabili solo con la presentazione della denuncia di inizio attività ai Comuni, altre possono essere ancora soggette ad accordi sui parametri urbanistici in base alle intese con le amministrazioni locali - chiarisce Pedrazzini -. Caratteristica comune di tutte è l’accessibilità per la loro prossimità alle infrastrutture per il trasporto su gomma e rotaia». Già ieri si sono tenuti alcuni incontri con i rappresentanti delle società che lavorano nel ramo di servizi, logistica e gestione del risparmio.
LE ZONE IN VENDITA
La “lista della spesa” finita sotto i riflettori comprende il Bio & Food Park di Lodi, 395mila metri quadrati complessivi destinati a ospitare anche le imprese più innovative del settore biotecnologico e agroalimentare; l’ex Maditaldi Massalengo, dove l’attuale proprietà vorrebbe ottenere una variante urbanistica per realizzare un complesso commerciale, una superficie di 17mila metri quadrati sulla quale sono ancora presenti gli edifici legati al vecchio mangimificio; l’ex Rabo a Crespiatica, 36.250 metri quadrati caratterizzati dalla presenza di capannoni a carattere industriale. A Guardamiglio, invece, sono state selezionate tre diverse proposte: la zona ex Miglio, dove sorgeva un tempo il centro commerciale, 22.700 metri quadrati vicini alla via Emilia dove si registra la presenza di fabbricati; l’ex Sori, vicino all’Autosole, 46.256 metri quadrati su cui sorgono edifici industriali; un terreno completamente libero che si estende per 230mila metri quadrati, anche in questo caso a poca distanza dall’A1.
All’Eire, inoltre, sono “pubblicizzati” altri due comparti della Bassa: il primo, quello della Kumosar, si trova a Bertonico, 527mila metri quadrati a destinazione industriale con la possibilità di insediare un polo logistico, come previsto dal Piano regionale dell’intermodalità delle merci; in questo caso, la zona è munita di raccordo ferroviario. Il secondo comparto, invece, si trova tra Bertonico e Turano, si tratta di Sibl Srl Lodi, una zona già dotata di tutti i servizi, come per esempio strade, illuminazione, segnaletica.
L’assessore Nancy Capezzera sottolinea che l’anno prossimo, in occasione della fiera, sarà necessario fare un salto di qualità. Ovvero: presentarsi all’appuntamento con un pacchetto ben definito di incentivi da offrire alle aziende, stabiliti con associazioni di categoria e comuni. «Serve una strategia di sviluppo, anche per evitare lo sciacallaggio del territorio e le operazioni immobiliari fini a se stesse - afferma -. Un piano di marketing è utile ma non si può prescindere da una pianificazione urbanistica. Il riutilizzo delle aree dismesse non può essere residenziale, dal momento che si tratta di terreni industriali e artigianali». Tra gli incentivi a cui pensa la Capezzera c’è la possibilità di non pagare l’Imu, energia a costo zero, tutte idee da mettere ancora sulla carta e da valutare con le amministrazioni del Lodigiano, il più presto possibile.
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