Pare quasi un’oasi naturale, al confine del Parco Adda Sud in zona Soltarico, con tanto di laghetto e addirittura dei gabbiani. Peccato che, la pozza d’acqua, secondo il Comitato contro l’ampliamento della discarica, sia causata proprio dalla pressione che i rifiuti provocano sul terreno, e i gabbiani si cibino di immondizia.
«Secondo i documenti, l’ultimo ampliamento prevedeva soltanto il conferimento di rifiuti derivanti dalla spazzatura delle strade, e di rifiuti ingombranti: non hanno l’autorizzazione per il materiale organico, eppure tutti possono vedere i gabbiani» ha spiegato il presidente del comitato, Mario Forti.
«Peraltro, è ormai cosa nota la scomparsa dei documenti con i dati sulla portanza del terreno, ma questi laghi, in aumento nonostante il caldo estivo, fanno pensare male» ha proseguito. Eppure l’ampliamento continua: «Non potrebbero arrivare più di venticinque camion al giorno, e invece ne abbiamo contati in media quarantacinque: guardando le targhe, provengono un po’ da tutta Italia. Arrivano di notte, e al mattino presto scaricano per poi ripartire. I camion trasportano almeno duecento quintali l’uno: secondo i nostri calcoli, vengono conferite ogni giorno mille tonnellate di immondizia». I membri del comitato, dopo la denuncia in procura avviata lo scorso inverno, hanno fatto presente anche questa cosa alle autorità competenti, che stanno indagando: «Abbiamo piena fiducia nella procura, si stanno muovendo bene - ha detto Forti -. Non siamo disposti a tollerare che questa zona diventi l’immondezzaio di mezza Italia, e se qualcuno ha compiuto degli illeciti, pretendiamo che venga punito». In tutta questa situazione, un’accusa forte viene lanciata alla politica: «Prima la Provincia, e poi i nostri rappresentanti locali in Regione, Pietro Foroni e Claudio Pedrazzini, se ne sono lavati le mani: le autorità ci hanno confermato che chi ha firmato le autorizzazioni si prenderà tutte le sue responsabilità». L’unica forza politica che continua a credere nella lotta del Comitato è Fratelli d’Italia, rappresentata da Nancy Capezzera: «Lei si è sempre battuta per questa causa» ha confermato Forti, mentre l’ex-assessore provinciale Capezzera ha precisato: «Il Movimento 5 Stelle si è occupato della cosa solo a fini elettorali, mentre noi proseguiamo nel chiedere giustizia, anche attraverso il nostro consigliere regionale De Corato, e prima o poi riusciremo a fare chiarezza sulla situazione».
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