Investita, è il terzo caso in 40 giorni

Fortunatamente la 65enne sabato se l’è cavata

solo con tanta paura e alcune contusioni su gambe

e braccia ed è stata dimessa già nel corso della serata

Ancora un ciclista investito a San Colombano: tanta paura ma alla fine solo qualche contusione sabato sera per una donna di 65 anni, ma è il terzo caso di ciclisti investiti in 40 giorni sulle strade banine. L’incidente è avvenuto sabato sera dopo cena all’incrocio tra via Sforza, via Valsasino e via San Giovanni, la stradina che scende in senso unico a fianco della chiesa San Giovanni. Proprio da qui arrivava l’automobile che, una volta allo stop, ha puntato l’incrocio per uscire. Pochi metri, a bassa velocità, ma l’impatto con la bicicletta è stato sufficiente a scaraventare a terra la donna, una signora straniera di 65 anni che risiede da anni in San Colombano, proprio in via Valsasino. L’incidente è avvenuto poco prima delle 22 e sono intervenuti i carabinieri della stazione di San Colombano e la Croce bianca di San Colombano inviata dal 118. La donna, di origine ucraina, aveva forti dolori a una gamba ed è stata trasportata al pronto soccorso di Codogno, dove le sono stati fatti gli accertamenti di rito. Alla fine la temuta frattura alla caviglia non c’era: per la donna e i suoi familiari, subito allertati per l’incidente, è rimasto solo un grosso spavento. La donna è stata dimessa già in serata con alcune contusioni e diversi lividi su gambe e braccia. La dinamica dell’incidente sembra non lasciare molti dubbi su come siano andate le cose, e probabilmente la causa dello scontro è stato il fatto che l’automobilista non ha visto la donna in bicicletta. Il crocevia tra via Sforza, via Valsasino e i due sensi unici alternati di via Gallotta in salita alla chiesa parrocchiale e di via San Giovanni in discesa dalla chiesetta di San Giovanni è un incrocio piuttosto pericoloso perché non perpendicolare, e con ridotta visibilità soprattutto nel tratto frontale a via Sforza, proprio da dove arrivava la donna investita. Pur senza gravi danni, quello di sabato sera è stato il terzo incidente tra una bicicletta e un’automobile sulle vie di San Colombano nel giro di 40 giorni. A metà aprile all’incrocio tra via Steffenini e via Cesare Battisti un ciclista di 60 anni di Campagna era stato scaraventato contro il muro della casa d’angolo di via Battisti, e aveva rimediato un grave trauma cranico. I medici del San Matteo di Pavia gli avevano addirittura indotto il coma farmacologico con prognosi riservata. Oggi l’uomo è fuori pericolo e sta eseguendo una rieducazione che si annuncia lunga. Due settimane fa, invece, una donna di 54 anni era stata investita all’incrocio semaforico tra via San Giovanni di Dio, via Steffenini e il tratto urbano della strada provinciale 23. In quel caso la signora non aveva riportato particolari traumi. Tutti e tre gli incidenti sono stati causati dal mancato avvistamento del ciclista da parte degli automobilisti e tutti e tre gli scontri sono avvenuti alla ripartenza delle auto dopo uno stop, quindi per fortuna a bassa velocità.

Andrea Bagatta

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