La centrale di Tavazzano avvolta da una nuvola all’alba

Una nuvola bianca, con riflessi arancioni dovuti ai primi raggi del sole, ha avvolto ieri all’alba una parte della centrale di Tavazzano, e un automobilista di passaggio è riuscito a immortalare lo spettacolo.

Dalla nuova proprietà, Ep Produzione, che abbiamo provato a contattare, ieri non sono arrivate spiegazioni del fenomeno. Che però era già stato notato anche in altre occasioni. Il denso fumo bianco è molto probabilmente vapore acqueo che viene scaricato dagli impianti collegati ai tre gruppi a turbogas, quelli che sono stati installati in tempi più recenti e che sono caratterizzati da un impatto ambientale molto più contenuto delle vecchie caldaie a olio combustibile. Probabilmente è stata necessaria una manovra che ha liberato in atmosfera un grosso quantitativo di vapore ad alta temperatura. Le turbine infatti, oltre a produrre direttamente energia meccanica dalla combustione del gas naturale, permettono di recuperare gran parte del calore con il sistema del ciclo combinato, ricorrendo alla vaporizzazione dell’acqua. E in impianti di questo genere alcune fasi produttive, legate a variazioni del carico, possono richiedere lo spurgo di vapore in pressione. Il fatto che il fenomeno sia stato notato all’alba, quando ci sono forti fluttuazioni nella richiesta della rete elettrica nazionale, può essere un indizio in questo senso. La bassa temperatura dell’aria poi ha reso ancora più evidente la presenza del vapore. La nuvola, come si vede dalla foto, non ha avuto origine dalla sommità dei camini di scarico delle tre turbine a gas. Dai quali in passato erano stati notati fumi arancioni, molto carichi di ossidi di azoto, nelle fasi di avviamento.

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