La crisi rallenta la colletta alimentare

Superare di qualche chilo il risultato del 2011: era questo il grande sogno dei tantissimi lodigiani che sabato hanno partecipato alla sedicesima edizione della colletta alimentare, ma purtroppo ci ha pensato la crisi a infrangere le loro speranze.

La bilancia del Banco alimentare si è fermata a quota 38.262 chilogrammi di cibo raccolto, quasi tre tonnellate in meno rispetto agli oltre 41 mila chili del 2011. Promossa in tutta Italia dalla fondazione Banco alimentare con l’alto patronato della Presidenza della Repubblica e il patrocinio del Segretariato sociale della Rai, nel Lodigiano la colletta ha interessato oltre trenta supermercati e migliaia di cittadini, che hanno scelto di donare parte della loro spesa (olio, omogeneizzati, carne in scatola, legumi, pelati e altri alimenti a lunga conservazione) a chi vive in condizioni di povertà. «A tutti loro vanno i nostri più sentiti ringraziamenti - commenta il responsabile provinciale Albino Canepari - e pazienza se non siamo riusciti a fare meglio dell’anno scorso: vista la difficile situazione economica che molte famiglie lodigiane stanno attraversando, questo risultato non ci ha sorpreso, anzi, ce lo aspettavamo. I dati nazionali non sono ancora stati ufficializzati, ma dalle prime stime sembrerebbe che anche nel resto d’Italia ci sia stato un decremento, che nel nostro territorio si aggira attorno al 7 per cento».

Pur inferiore a quello del 2011, il quantitativo di alimentari raccolti resta comunque notevole, così come la partecipazione massiccia dei circa duecento volontari che hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione, metà dei quali studenti, provenienti dagli istituti Einaudi, Bassi, Volta, Maffeo Vegio, Novello, Cesaris e Pandini: «Il loro contributo si è rivelato molto prezioso - aggiunge Canepari - anche perchè questi ragazzi non hanno scelto di dare una mano solo per saltare un giorno di scuola: sabato, in molti istituti superiori, era in corso uno sciopero del personale docente, e perciò la loro partecipazione alla colletta è stata un gesto di generosità autentico e assolutamente disinteressato».

Al buon funzionamento della macchina organizzativa hanno contribuito anche le associazioni e gli enti che hanno messo a disposizione i loro automezzi per il trasporto dei volontari e dei prodotti raccolti. Si tratta della comunità Il Pellicano di Castiraga Vidardo, Oasi 7 di Boffalora, la casa d’accoglienza femminile Rosa Gattorno di Lodi, Poste Italiane, Il ponte di Casalpusterlengo, la ditta Pellini di Codogno, l’associazione Il Cammino di Codogno e il signor Strada di San Nazzaro dei Burgundi (PV), «un panettiere che - racconta Canepari - viene ad aiutarci da anni, per amicizia». Grazie al loro contributo, il cibo raccolto è stato già stoccato in magazzino, in attesa di essere distribuito (probabilmente il 15 dicembre) alle trenta associazioni caritative lodigiane che aderiscono al Banco alimentare della Lombardia.

Silvia Canevara

© RIPRODUZIONE RISERVATA