La “roccaforte rossa” senza festa del Pd

Problemi di organizzazione, costi, crescente disaffezione verso la politica, uniti alla vicinanza di due feste a Lodi, quella regionale e quella provinciale del Pd, sono tra le cause che hanno portato a sospendere quest’anno la consueta festa del Pd a Lodi Vecchio, una «decisione sofferta, ma necessaria». Fabrizio Battistotti, segretario del circolo di Lodi Vecchio e Salerano del Pd conferma: «Abbiamo ritenuto opportuno per quest’anno soprassedere per una serie di motivi legati all’organizzazione e all’assenza di un ricambio generazionale delle persone abitualmente coinvolte». Si interrompe così a Lodi Vecchio - città roccaforte del Pci prima, del Pds, dei Ds e del Pd poi - una tradizione pluridecennale talmente radicata tra i ludevegini da essere diventata un appuntamento irrinunciabile che richiamava anche visitatori dalle province limitrofe. Da qualche tempo in città circolavano voci, trapelate da alcuni tesserati e confermate dagli onorevoli Lino Osvaldo Felissari e Francesco Zoppetti, di un cambiamento del luogo destinato a ospitare l’evento, che dal parco di viale della Repubblica, sede storica delle Feste de l’Unità, avrebbe dovuto spostarsi nella corte della cascina San Lorenzo, in vista di un suo ridimensionamento. Problemi tecnici hanno però impedito il trasferimento. «L’area solitamente utilizzata avrebbe richiesto, per la sua vastità, un dispiego di energie che ora non siamo in grado di sostenere» commenta Zoppetti, che aggiunge: «La cascina individuata come soluzione logistica alternativa è risultata inagibile a causa di un forte temporale che ha causato dei danni». Gli fa eco Felissari che annovera tra le cause di questa temporanea sospensione anche le difficoltà nel provvedere per tempo ai cambi d’utenza nella nuova area a disposizione e sottolinea che è stata una scelta dettata da «un dato contingente, strutturale». Già nel 2009 vi era stata un’interruzione, quando questa manifestazione aveva lasciato spazio a un festival gestito dai Giovani democratici, al quale hanno fatto seguito negli anni successivi due edizioni della Festa democratica. Nonostante il dispiacere che traspare, tutti e tre gli esponenti del Pd sono concordi nel ritenere questo un momento di riflessione per poter fare meglio in un futuro prossimo. Battistotti infatti assicura: «Abbiamo in programma una serie di iniziative previste per l’autunno. Si tratterà di serate non continuative che sappiano coniugare il divertimento e la musica con momenti di riflessione, eventi culturali e dibattiti politici. L’obiettivo sarà quello di creare delle occasioni di aggregazione per la cittadinanza». A settembre si conoscerà il calendario degli eventi.

Chiara Cipolla

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