Cronaca / Centro Lodigiano
Giovedì 05 Maggio 2011
L’Asl ordina: «Amianto via entro tre anni»
Il minerale cancerogeno è sul tetto delle scuole medie Don Gnocchi
C’è amianto sul tetto delle scuole medie Don Gnocchi di San Colombano, e l’Asl certifica in tre anni il tempo massimo entro il quale mettere in sicurezza la copertura. Dopo una mozione sull’argomento presentata in consiglio comunale dalla minoranza nello scorso gennaio, a muoversi per la vicenda dell’amianto sul tetto delle scuole medie è stata l’Asl di Lodi, che ha effettuato un sopralluogo il 10 febbraio scorso. Il risultato di questa visita è stata una triplice prescrizione a cui l’amministrazione comunale dovrà attenersi.
Entro tre anni si dovrà effettuare un’operazione di bonifica delle tettoie, andando a incapsulare l’eternit con prodotti resistenti all’acqua e posizionando una sovracopertura oppure rimuovendo l’amianto stesso. Quindi si dovrà individuare con certezza una figura tecnica con compiti di controllo e coordinamento delle attività di manutenzione del materiale con amianto, compreso l’eventuale smaltimento. Infine il Comune dovrà stilare una procedura a cui attenersi per la manutenzione dei materiali con l’amianto.
Che ci fosse amianto sul tetto della scuola, a dire il vero, era vicenda nota da tempo. Dal 2005 in poi l’amministrazione comunale aveva fatto più richieste di finanziamento alla Regione Lombardia per ottenere contributi per la rimozione dell'amianto. Tuttavia i finanziamenti non sono mai arrivati, ma il Comune non ha ritenuto di intervenire. L’amianto infatti non è pericoloso fino a quando rimane compatto, essendo solo le polveri d’amianto classificate come rischiose per la salute.
Il processo di sbriciolamento o polverizzazione, del resto, può non avvenire improvvisamente da un giorno all’altro, ma svolgersi nel tempo per effetto per esempio degli agenti atmosferici.
E tuttavia, né l’amministrazione è intervenuta, né l’istituto scolastico, a quanto risulta, ha mai sollecitato un intervento in tal senso, nemmeno a livello di consiglio d’istituto, ma solo, pare, come richiesta tecnica avanzata dal responsabile della sicurezza. Altrove, a Lodi per esempio, la notizia di amianto nelle strutture di una scuola ha suscitato ben altra reazione da parte dei genitori.
Nel corso del consiglio comunale banino di gennaio, l’assessore Andrea Erba aveva rassicurato affermando che non ci fossero rischi imminenti e che il Comune stava lavorando alla questione da diverso tempo, preannunciando peraltro una nuova richiesta di contributo alla Regione Lombardia.
Ora l’intervento dell’Asl potrebbe portare un’accelerazione alla vicenda. Intanto, la vicenda è ripresa dalla minoranza che con un volantino in distribuzione in questi giorni informa la cittadinanza sugli sviluppi e annuncia una nuova mozione per impegnare l’amministrazione ad agire. Non senza un invito chiaro ai genitori: «Noi consiglieri di minoranza faremo la nostra parte, ma invitiamo i genitori e il consiglio d’istituto a fare la loro! Per la salute dei nostri ragazzi».
Andrea Bagatta
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