
Nel 2013 rimase seduta per oltre un mese fuori casa, con una scrivania e una sedia. Oggi giorno in strada per cacciare i selvaggi del sacchetto facile, quelli che in via Garibaldi avevano già contributo a creare una montagna di rifiuti alta un metro e mezzo. Sabato, insieme ad altre cinque donne del suo condominio, al civico 44 di via Garibaldi, ha liberato dalla spazzatura una casa trasformata in discarica. Dal 2013 occupata abusivamente e diventata teatro di uno scempio senza pari. Paolo D’Alessio, che oggi ha scelto di declinare l’impegno civile contro i rifiuti anche in un impegno politico, con la candidatura nella lista civica Progetto per Sant’Angelo, ha dato vita all’ennesima battaglia contro malcostume e degrado. Con gli uomini del comando di polizia locale della città a monitorare, e grazie a un mezzo per il trasporto dei rifiuti messo a disposizione dal Comune di Sant’Angelo, i residenti del condominio al civico 44, supportati da altri amici, si sono dati da fare per sgomberare integralmente dai rifiuti una casa in vendita che si affaccia nello stesso cortile. Una vicenda annosa e complessa, partita nel 2013 come la battaglia contro gli abbandoni di rifiuti portata avanti dai residenti. «La casa è stata occupata nel 2013 e anche se per un po’ di tempo la situazione è rimasta sotto controllo, poi ha iniziato a degenerare - racconta D’Alessio - : l’uomo che ha sempre vissuto nella casa circondato dai rifiuti ogni tanto buttava dei sacchi nel cortile o spaccava i vetri delle finestre. Un altro apparamento è stato poi occupato insieme a una parte del cortile, anche in questo caso con spazzatura e addiritttura un furgone distrutto». Se nel secondo caso, grazie ai numerosi interventi della polizia locale, si è riusciti a far pulire l’area comune da parte dell’occupante, per la casa trasformata in discarica i residenti esasperati hanno deciso di procedere in autonomia. Ottenendo però, attraverso la mediazione della polizia locale, un mezzo del comune di Sant’Angelo per portare via i rifiuti. Cinque viaggi in tutto, dalle 9 alle 12 di sabato mattina, in cui è stato portato via dall’appartamento di tutto, non senza difficoltà e momenti di tensione. Dalla presenza dei topi con cui si sono scontrati i condomini decisi a ripulire il cortile, alle reazioni di chi ha sempre vissuto in condizioni precarie in quell’alloggio. «Inizialmente non c’era e abbiamo potuto portare via i rifiuti, ma quando è tornato sono iniziate le difficoltà - racconta ancora D’Alessio - : siamo stati minacciati e non siamo riusciti a sigillare la casa occupata, ma non ci fermiamo qui». L’intenzione è contattare il proprietario dell’immobile, oltre ai custodi giudiziari responsabili di altri tre appartamenti. «Nel 2013 con le ronde, con i cartelli posizionati sulla via, con il presidio siamo riusciti ad evitare che si riformasse una discarica - chiude la «pasionaria» - : l’obiettivo per il cortile ora è lo stesso».
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